Non si contano più gli incidenti pressoché giornalieri che macchiano l’asfalto di sangue e lamiere contorte, di lunghe file di auto incolonnate attraverso le quali devono farsi spazio i mezzi di soccorso, perché la strada, percorsa da decine di migliaia automobilisti al giorno, non ha nemmeno le corsie di emergenza. Un progetto giace da decenni, se ne parla, tanto ma di concreto niente è realizzato, ancora, nonostante gli appelli ripetuti e pressanti dei sindaci che, a turno, devono seppellire i loro concittadini che non escono vivi da quella roulette russa. “Mi domando quante vite ancora si dovranno piangere prima che si intervenga sulla 554, perché alla luce dell’ultimo ed ennesimo incidente avvenuto, ritengo non si possa più rimandare o fingere ancora una volta che il problema della sicurezza della statale non sia prioritario, occorre una immediata soluzione. Chiedo ancora una volta – espone Gigi Concu, Selargius, – che la Regione convochi un tavolo urgente che riunisca anche gli altri sindaci dei territori coinvolti perché si arrivi finalmente a qualcosa di concreto e in grado di risolvere un problema di cui non possono continuare a farsi carico i comuni individualmente. Il futuro della 554 deve essere stabilito una volta per tutte e senza più rinvii, perché non è accettabile continuare a piangere morti probabilmente evitabili”.
Gigi Puddu, sindaco di Settimo San Pietro: “Da cittadino utente ho la stessa preoccupazione ed il disagio di tutti gli automobilisti che quotidianamente hanno a che fare con i numerosi pericoli presenti nella 554. Per i cittadini di Settimo, Sinnai e Maracalagonis il disagio è ancora maggiore perché devono affrontare anche il problema dell’immissione nella 554 provenendo dalla SP 15, un incrocio in cui il traffico ed i semafori comportano delle enormi file di auto che sicuramente non sono positivi nè per l’ambiente nè per la salute psico fisica dei cittadini del territorio”.
Anche da Sinnai la richiesta è pressoché la stessa: Barbara Pusceddu non nasconde la preoccupazione e il dispiacere: “Ogni giorno si assiste a incidenti stradali, si mettono a rischio le proprie vite, oltre ai problemi della sicurezza ci sono quelli dei tempi di raggiungimento, per noi dell’hinterland, per raggiungere Cagliari attraverso la 554. Si cercano quindi percorsi alternativi ma con questi si allunga notevolmente la strada, è una situazione invivibile. Sottolineo che se ne parla molto con i colleghi sindaci e intraprenderemo le azioni affinché il Ministero sblocchi i lavori”.
L’avvio alla programmazione per la relativa progettazione risale al lontano 2008: prevedeva l’eliminazione degli svincoli a raso e la realizzazione di intersezioni a livelli sfalsati per risolvere i collegamenti tra l’asse stradale e la viabilità locale, compresa la creazione di un itinerario continuo S.S. 554 – S.S. 125. Il testo del nuovo accordo di programma prevede la realizzazione di tre rotatorie, ampliamento della sezione stradale e realizzazione della viabilità complementare. La carreggiata sarà estesa a sei corsie, la piattaforma stradale compresa in ciascun lato da marciapiede e pista ciclabile, il tutto accompagnato dalla presenza del verde. La progettazione, rimasta sospesa dal 2019, ha poi ripreso il via a maggio del 2022, quando l’amministrazione aveva disposto la ripresa del servizio di progettazione esecutiva e aveva invitato l’associazione temporanea di imprese affidataria a riprendere tutte le attività per la redazione della progettazione esecutiva.
Il 2024 sembrava essere l’anno decisivo per l’apertura del cantiere stimata a fine febbraio, tanto che il comune di Cagliari aveva già pronta la proposta di un collegamento mediante linea metro che da Flumini arrivasse fino all’aeroporto di Elmas. Sogno svanito anche stavolta quello di vedere in costruzione la nuova 554: il progetto è fermo a Roma, presso il ministero dell’Ambiente per la valutazione dell’impatto ambientale. Ma questo progetto non piace e da Quartucciu e Monserrato arrivano le note più severe al fine di rivedere assolutamente il sistema redato: “Questa strada non ha più senso così concepita, noi ci stiamo battendo per farla diventare comunale per poterla gestirla in maniera diretta” espone Pietro Pisu, sindaco di Quartucciu. “Ovviamente va ripreso il progetto della 554 bis al fine di arrivare con la congiunzione alla 131 per mettere in contatto il territorio. Sono troppi gli incidenti, da Selargius a Quartu, Quartucciu non c’è nemmeno il guardrail centrale e da anni lo sottolineo al fine di rende la strada più sicura.
Stiamo aspettando, tanti anni sono stati persi, si prenda seriamente in esame il congiungimento alla 131 per ridurre il traffico, è l’opzione più veloce, logica, economica e sicura perché potrà mettere in collegamento la costa Sud Est della Sardegna e darebbe la possibilità di spostarsi con velocità”.
Deciso e altrettanto in lotta per la causa è anche l’amministrazione comunale di Monserrato guidata dal sindaco Tomaso Locci che, assieme al suo assessore ai lavori pubblici Raffaele Nonnoi, è sempre in campo per far valere la volontà di realizzare una strada sicura e scorrevole per tutti. “Sono in carica dal 2016 ed è da allora che porto su tutti i tavoli le criticità importanti” spiega Locci. “I denari per la progettazione sono stati persi, rimangono in campo quelli per la realizzazione. È una incompiuta da 20 anni e noi, come amministrazione, abbiamo presentato le modiffiche perché non può essere una viabilità veloce e, addirittura, deve essere spostata da un’altra parte. Questo è un progetto folle, senza tener conto delle comunità esistenti, dividerebbe Monserrato in due, e sarebbero state incluse delle vasche di laminazione a servizio della 554 e non di Monserrato. Noi abbiamo criticato il progetto, sembra essere fatto su gooogle perché è impensabile che non siano state prese in condiderazione le esigenze delle popolazioni. È assurddo che nel 2024 siamo ancora a questo punto. Da due anni abbiamo richiesto la conferenza dei servizi, lo spostamento delle vasche di laminazioni su a monte, per l’utilità di tutti e senza sacrificare una porzione importante del nostro territorio. Chiediamo la modifica anche per la bretella a una corsia nella quale si convoglierebbe il traffico di Quartu, Monserrato e non solo, una follia insomma, abbiamo sempre proposto due corsie con rotatorie e che la strada sia comunale e non a scorrimento veloce.
Aspettiamo che si proceda a una modfica a questo progetto, siamo sempre in prima linea, la mia amministrazione ha proposto anche una bretella dalla 387 per il Policlinico perché molti cittadini, che arrivano dalla 387, si trovano a passare dalla 554 e con questa strategia si sgraverebbe il flusso del traffico diretto al Policlinico che ogni giorno conta un carico di 12 mila persone”.