Il paradosso del M5S con Conte: si alleano al governo col Pd e “regalano” Roma e Torino ai dem. Gran parte degli elettori sembrano avere abbandonato i grillini che non hanno mantenuto la promessa di non allearsi con i partiti tradizionali, il risultato è clamoroso: un tracollo anche di Conte, che di fatto”regala” al Pd due delle città più importanti d’Italia, Roma e Torino. Letta gongola e ora detterà ogni condizione. Secondo i primi exit poll infatti Gualtieri stravince a Roma su Michetti anticipando un altro clamoroso tracollo, quello della Lega di Salvini e in parte di Fdi. Giorgia Meloni non può accontentarsi dello scettro di primo partito se i suoi candidati perdono e la sconfitta romana è tutta o gran parte sulle sue spalle.
Il governo Draghi sembra al momento avere rafforzato solo il Pd, facendo crollare Lega e M5S, con populismo e sovranismo messi all’angolo dal grande ritorno dei partiti tradizionali. Più tardi le analisi politiche più approfondite, in base ai risultati reali, ma i sondaggi sembrano parlare chiaro: il sogno del M5S si infrange oggi, con gran parte degli elettori del partito di Grillo e Conte passati all’abilissimo Pd. Che due anni sembrava all’angolo, partito relegato all’opposizione. E che la scelta di Giuseppe Conte ha trasformato oggi nel più forte partito italiano, proprio a discapito del M5S. E’ vero che i Cinque Stelle avevano già perso nettamente ben prima dei ballottaggi, con la Raggi solo terza a Roma. Ma oggi è più chiaro come l’alleanza col Pd si sia rivelata un assist ai dem pronti ora a rilevare alle prossime elezioni politiche anche gran parte dei loro seggi in Parlamento. Con un centrodestra a pezzi e letteralmente da rifondare.










