Fibromalgia, le nuove regole sull’indennità regionale non piacciono proprio a tutti. Il contributo una tantum di 800 euro trasformato in un rimborso vincolato alla rendicontazione delle spese sanitarie e socio-sanitarie non coperte dal Servizio Sanitario Regionale? “Un meccanismo macchinoso e pieno di cavilli burocratici che rischia di escludere migliaia di pazienti affetti da fibromialgia”. A prendere posizione sull’argomento è l’onorevole Alessandro Sorgia: “Servono correttivi immediati”.
Le norme discusse “stanno generando solo confusione e disagi per i malati e i comuni sardi. È inaccettabile che la Giunta Todde continui a rimanere inerte davanti a questa situazione, scaricando le responsabilità sulle amministrazioni locali e rendendo di fatto impossibile l’accesso al beneficio per chi ne ha diritto”.
Con la Deliberazione n. 9/22 del 12 febbraio 2025, la Giunta ha approvato le nuove linee di indirizzo per l’erogazione dell’IRF, trasformando il contributo una tantum di 800 euro in un rimborso vincolato alla rendicontazione delle spese sanitarie e socio-sanitarie non coperte dal Servizio Sanitario Regionale. “Un meccanismo macchinoso e pieno di cavilli burocratici che rischia di escludere migliaia di pazienti affetti da fibromialgia, aggravando ulteriormente il loro già difficile quotidiano”, denuncia Sorgia.
Le criticità segnalate sono molteplici: la richiesta di un ISEE sociosanitario, che molti malati non possono ottenere; termini per la presentazione delle domande in contrasto con le modalità di rendicontazione; tipologie di spesa ammissibili poco chiare e difficilmente documentabili con scontrini parlanti. “La confusione regna sovrana: alcuni comuni hanno già avviato le procedure, altri sono bloccati nell’incertezza normativa, mentre i pazienti si trovano di fronte a ostacoli insormontabili”, sottolinea Sorgia. In particolare, la nuova normativa targata Todde impone ai malati di rendicontare le spese del 2025 entro il 30 aprile, il che significa che potranno rendicontare solo ed esclusivamente le spese dei primi quattro mesi dell’anno. Un’assurdità che penalizza i pazienti e rende l’accesso all’indennità un percorso ad ostacoli.
Il Consiglio Regionale, nella seduta del 6 marzo 2025, ha approvato un ordine del giorno che prevede il rinvio al 2026 dell’applicazione delle nuove regole, riconoscendo di fatto l’inadeguatezza della normativa attuale. “Ma questo non basta. Serve un’azione immediata: la Giunta presenti un Disegno di Legge per correggere queste storture, evitando di trasformare l’IRF in un’illusione per i malati”, incalza Sorgia.
“Se la Presidente Todde e la sua maggioranza vogliono eliminare il sostegno per i malati di fibromialgia, lo dicano apertamente e taglino i fondi, ma smettano di giocare alle tre carte con norme che di fatto rendono impossibile l’accesso all’indennità. Dato che il Consiglio Regionale ha già approvato l’ordine del giorno, sarà certamente conseguente e in tempi rapidi voterà a favore del Disegno di Legge, trasformandolo in legge. La Giunta non ha più alibi: se davvero vuole correggere queste storture, lo dimostri con i fatti”, conclude Sorgia.