E intanto il proprietario dell’animale salvato, come tutti gli altri ospiti a due e quattro zampe, offre una ricompensa di 500 euro “a chi mi potrà fornire informazioni utili al ritrovamento “vivo” del montone o mi permetterà di ritrovarlo”. Viveva insieme a tutti gli altri animali custoditi con amore in un enorme oasi recintata, pecore, capre, asinelli salvati dal macello e liberi di vivere in mezzo alla vegetazione tutti insieme, per la gioia di tanti bambini che, ogni giorno, si recano al rifugio per salutare e accarezzare i loro amici con zoccoli e pelliccia. Cercano il montone sparito, sperano di poterlo rivedere assieme alle altre pecore e caprette ma, a distanza di quasi 10 giorni, l’animale non è ancora stato restituito, ritrovato. Anche una offerta è stata messa a disposizione per chi potrà fornire utili informazioni e, l’altro ieri, è sceso in campo Gennaro Longobardi nell’oasi di Giganti. “Sono tenuti molto bene, mi hai detto che ne manca uno all’appello. Magari torna, la cosa bella è che i bambini vengono qua, li possono accarezzare, sono tranquilli. Vado per istinto, secondo me riappare” esprime Longobardi. “Speriamo” è il commento di Francesco Giganti che auspica, come tutti, che il montone possa far rientro all’oasi che, sinora, lo ha accolto con affetto.