Energia rinnovabile, la Sardegna dovrà produrre 6,2 gigawatt entro il 2030, oggi in Regione si discuterà sulla Legge Moratoria, il consigliere Alberto Urpi: “180 giorni per individuare le “Aree Idonee”, adesso si vedrà chi vuole davvero le rinnovabili ma senza deturpare il paesaggio e i luoghi di pregio, o chi non le vuole per nulla lasciando al carbone e ai gas inquinanti tutto lo spazio che ancora hanno nelle nostre vite”. Saranno settimane cruciali quelle che seguiranno per la terra dei nuraghi, chiamata a dare il suo contributo per cambiare rotta e affidarsi a fonti di energia green. Oggi nuovo incontro in aula e tra i presenti ci sarà Urpi, Sardegna al centro 20venti, tra i banchi dell’opposizione: “Oggi in aula per gli impianti di energia rinnovabile, che non sono solo l’eolico, con la quale la maggioranza di csx vorrebbe fissare uno stop di 18 mesi in funzione del piano paesaggio regionale etc.
Da ieri notte è però pubblicato il Decreto del Governo Nazionale, che assegna ufficialmente a tutte le regioni le potenze da rinnovabili da produrre entro il 2030: per la Sardegna, come previsto, sono 6,2 gigawatt.
Questo significa che da oggi decorrono i termini (180 giorni) per individuare le c.d.”Aree Idonee” in cui installare gli impianti: la partita è tutta lì, in questi 180 giorni e in questo provvedimento che la Regione dovrà costruire per dire dove e cosa si installa in Sardegna.
Adesso si vedrà chi vuole davvero le rinnovabili ma senza deturpare il paesaggio e i luoghi di pregio, o chi non le vuole per nulla lasciando al carbone e ai gas inquinanti tutto lo spazio che ancora hanno nelle nostre vite.
Va trovato un punto di equilibrio e noi lo vogliamo trovare in fretta, lavorando insieme al sistema degli Enti Locali, insieme ai Comuni e ai Sindaci della Sardegna, che devono essere coinvolti partecipar con coraggio e a questa importante scelta.
Si finisca questo palliativo della moratoria, e si inizi subito il lavoro sulla scelta delle aree idonee e si tratti con il governo per compensazioni degne per i sardi, in maniera forte e intelligente.
Su questo auspico un lavoro corale in Consiglio Regionale, e noi faremo la nostra parte per proporre e costruire soluzioni”.












