Donne vittime di violenza in Sardegna, l’annuncio di Alessandra Zedda: “Più soldi per il reddito di libertà”

Cresce il “tesoretto” messo a disposizione dalla Regione per tutelare e “liberare” le tante donne vittime di violenza. Alessandra Zedda: “Ci sono già seicentomila euro, conto di aumentare i fondi insieme al mio collega della Sanità, Nieddu. È importantissimo che le donne denuncino sempre, le istituzioni sono dalla loro parte”. Stasera gara di basket “solidale” al Pala Pirastu. GUARDATE la VIDEO INTERVISTA


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“Divieto di femminicidio-salviamone una in più”, questo lo slogan utilizzato per il mega evento benefico in programma stasera, dalle 19:30, al Pala Pirastu di via Rockefeller a Cagliari. Una gara di basket e due squadre impegnate in un unico obbiettivo: raccogliere fondi da destinare ai tanti centri antiviolenza sardi, da tempo in prima linea per la tutela delle donne vittime di violenze. L’ingresso è ad offerta libera, da un lato ci sarà la Nazionale italiana basket Artisti, con nomi del calibro del comico Roberto Ciufoli, dello stilista Ottavio Missoni e del dj di Radio 105 Pippo Palmieri, mentre dall’altro scenderà sul parquet il team dei Baskettari Sardi. Tra loro ci sarà anche la neo assessora regionale al Lavoro, Alessandra Zedda. Ed è proprio lei ad annunciare delle importanti novità per quanto riguarda il reddito di libertà: “Arriveranno più soldi per questa legge, già nel 2018 da consigliera di opposizione sono riuscita a far mettere in bilancio 300mila euro, siamo già arrivati a seicentomila e la cifra salirà, per liberare economicamente dalla violenza tante donne”.

In ballo ci sono tutta una serie di progetti: “Legati all’educazione affettiva, ma anche a progetti con scuole di ogni ordine e grado e anche incentrati sulla mobilità per le donne vittime di violenza”. Il reddito di libertà pone l’accento soprattutto “sull’inserimento lavorativo, prioritario, per chi ha subìto violenze”. La Zedda lancia un messaggio alle donne vittime di atti da bollino rosso: “Denunciate sempre, non siete sole. Le istituzioni sono dalla vostra parte”.


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