Il Cagliari crolla in casa contro il Livrono, e ora sprofonda nelle sabbie mobili della lotta per la retrocessione. Perde 2-1 al sant’Elia condannandosi a un finale di campionato in apnea direttamente coinvolto nella lotta per la salvezza. Un march rocambolesco, con ben tre espulsioni: anche capitan Conti fuori per proteste a metà del secpndo tempo, per un arbitraggio ancora negativo per i rossoblù. Ma forze la sconfitta sta tutta nel clamoroso errore del portiere Avramov, che con una goffa uscita ha regalato il rigore del raddoppio al Livorno. Poi il Cagliari ha reagito, ma a Lopez non è bastato mettere in campo anche Pinilla e Ibarbo, oltre a un evanescente Adryan che è sembrato tutto tranne che il nuovo Zico, per trovare almeno il pareggio. ILCagliari sembra una squadra in crisi di identità, oltre che di gioco: l’incertezza societaria comincia a pesare su una squadra che sembra quasi in auto gestione. Il futuro di Cellino e l’ombra degli emiri sono due situazioni da chiarire al più presto. Non è bastato il gran gol di Nenè, che ha riportato il Cagliari sull’1-2, per evitare una sconfitta pesantissima sul piano della classifica. Anche perché domenica prossima,senza Conti che sarà squalificato, i rossoblù saranno impegnati a San Siro contro l’Inter. Sembra mancare soprattutto il gioco, sia in attacco che in difesa la squadra non sa più come comportarsi nel migliore dei modi. E il tecnico Lopez è quanto mai in discussione.












