Carabiniere, sindacalista, generale, parlamentare, sottosegretario, pluricandidato in proprio alle elezioni, capopopolo con il movimento dei Forconi, la rivolta dei Tir e oggi i Gilet arancioni.
La storia di Antonio Pappalardo è quella di un uomo che dopo essere assurto alle massime cariche delle Forze Armate ha deciso di imboccare la strada della protesta di piazza, sempre rivolta contro il governo di turno e che via via si fa interprete del malessere popolare saldandosi con temi quali il ritorno alla lira.
Ora l’ultimo passo, la crisi derivata dal coronavirus, con il vortice di manifestazioni convocate sabato scorso in una trentina di città italiane e l’appuntamento per la manifestazione nazionale il 2 giugno a Roma a piazza del Popolo.
Leggi su agi.it












