Chiude a Cagliari e lancia sull’ultimo miglio la corsa di Alessandra Todde alla presidenza della Regione. Giuseppe Conte sceglie la Fiera per l’ultima tappa dopo tre giorni in cui ha girato tutta l’isola e per mettere in guardia sul centrodestra. “Stanno cancellando sotto i vostri occhi i presidi scolastici e sanitari, ma come può una terra come questa, ricca di risorse naturali e culturali, risorgere senza un presidio sanitario, senza un presidio scolastico efficace?”, ha detto davanti a circa 1500 persone.
Poi l’endorsement alla Todde, sua ex numero due. “Siamo orgogliosi perché Alessandra è seria, competente, concreta e soprattutto onesta”. “Vi toglieranno le caserme, taglieranno gli uffici postali, non voglio spaventarvi ma sarà così perché da Roma il governo attuale, che per far quadrare il bilancio è incapace di costruire una politica espansiva, dice che farà cassa cedendo partecipazioni di Poste e Ferrovie. Questo piano di privatizzazioni significa che entreranno i privati, i fondi stranieri, nel capitale di Poste e la prima cosa che chiederanno alla luce dell’efficienza economica sarà di cancellare gli uffici più piccoli, ci stiamo avviando su questa strada, è una politica scellerata che è stata realizzata in questi cinque anni dalla giunta sarda uscente e ora anche a livello nazionale”, ha concluso Conte, ribadendo che sulla sanità in particolare vanno concentrati grandi sforzi perché non è accettabile che “il 16% dei sardi rinunci a curarsi” perché non gli sono garantite le giuste condizioni.









