Non si vedono spiragli di soluzione in merito al pagamento delle quote di sponsorizzazione da parte della regione sarda
3,2 milioni di euro: questa è la somma che il Cagliari Calcio non percepirà dalla Regione Sardegna quale contributo per la sponsorizzazione. Si tratta di 1,9 milioni relativi alla stagione 2013/2014, 1,3 milioni per il campionato in corso di svolgimento.
Ve ne avevamo già parlato alcune settimane fa, ma la vicenda non ha ancora trovato la soluzione auspicata dalla società sarda, anzi. Il club rossoblù, attraverso un comunicato apparso sul sito ufficiale nella giornata di sabato, ritiene di essere vittima di discriminazione e gravemente leso dal comportamento dell’Agenzia Governativa regionale, annunciando la volontà di risolvere la convenzione che lo lega alla Regione Sardegna.
La riposta, richiesta dalla società rossoblù, è giunta per bocca dell’assessore al Turismo Francesco Morandi, il quale ha dichiarato all’Ansa: “Le criticità relative al rapporto di co-marketing tra Regione e Cagliari Calcio, come sanno bene tutti gli interessati, derivano dal passato e non hanno nulla a che fare con l’attività dell’attuale Giunta regionale. Nel momento in cui emergono delle anomalie, l’Agenzia procede secondo quanto stabilito dalle norme di legge. La valutazione amministrativa è conclusa e ciò che alla fine sembra emergere è che le regole non sono state rispettate. Resta soltanto l’amarezza di fronte ad una vicenda che crea problemi a tutti”.
Che la colpa, dunque, sia di Massimo Cellino? Probabilmente, ma si tratta di semplici supposizioni. È indubbio tuttavia che siano stati commessi errori in merito al co-marketing durante la precedente gestione dell’ex presidente di Sanluri, considerando che enti pubblici non possono sponsorizzare società sportive.
Ad oggi, però, questo poco importa: per un imprenditore milanese quale Giulini un comportamento simile dev’essere stato un vero e proprio smacco, inatteso, ancor più considerando il fatto che una tale somma per una giovane società rappresenti un contributo importante, secondo solo agli introiti provenienti dalle pay tv. Di sicuro il patron rossoblù si attendeva una maggiore collaborazione da parte delle istituzioni regionali.












