Coerentemente appassionatamente lineari. Per non andare lontano con la cronaca, un esempio, ricordo solo quello che avvenne in Piazza Garibaldi. Alla sola notizia che la Piazza avrebbe subito una trasformazione, piazza povera che esalta un’imponente e storico edificio del Riva, centinaia di persone si ritrovarono li. Si seppe, si fecero proposte e contro proposte ma una cosa era certa non si tocchi una pianta. Solo chi c’era ha potuto percepire la tensione emotiva che il solo pensiero trasmetteva. Progetto che prevedeva estirpare le piante, che fanno ombra. Progetto che intendeva togliere le piante colpevoli di far saltare il piano di calpestio. Follia si diceva e lo dicevano con forte oratoria, tante persone che oggi siedono nei banchi del Consiglio comunale. L’amore per un individuo o per la natura ha la stessa intensità, è imprescindibile per chi ha provato tante volte a lottarvi a fianco. Si vocifera che oggi, alle 17.00 in Via Regina Elena, si raduneranno molti o pochi di quella moltitudine di individui che furono in Via Manzoni o/e in Piazza Garibaldi. Esagerati, forse velleitari di certo ostinatamente coerenti. Sbagliano? La “cosa” è diversa? Ad altri l’ardua sentenza, chi scrive si astiene. Gianfranco Carboni













