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Ancora polemiche sull’abbattimento degli alberi nel Terrapieno, in viale Regina Elena. Dal Comune sono arrivate ieri delle precisazioni. “Quel tipo di vegetazione non è compatibile per una questione di sicurezza, metteremo altri alberi”, ha spiegato l’assessore ai Lavori Pubblici, Luisa Anna Marras rispondendo a un’interrogazione. Ma non è stato sufficiente a placare la rabbia dei residenti della zona, che presenteranno una petizione al sindaco.
Le richieste. “Chiediamo che gli alberi del Terrapieno ubicati lungo la via San Saturnino, oggetto di un intervento di rimozione totale e di parziale rilocalizzazione siano SALVATI e MANTENUTI nell’attuale posizione. Essi infatti costituiscono una componente fondativa del contesto e contribuiscono alla caratterizzazione del paesaggio e del sistema architettonico ambientale terrapieno-viale Regina Elena disegnato dall’architetto Ubaldo Badas negli anni’30 del ‘900. Non sono per noi comprensibili le ragioni di una simile scelta, che sembra essere dettata da deboli ragioni tecniche e che pertanto non sembra possedere i requisiti della necessità e inevitabilità. Infatti questo tipo di alberi (i pini e le phytolacche), che sono presenti in più punti lungo il terrapieno, non hanno causato degrado in altre zone né alle murature di contenimento, né alle pavimentazioni. Lo stato di degrado del muro lungo la via San Saturnino – peraltro limitato ad una porzione di pochi metri – è palesemente imputabile alla povertà dei materiali utilizzati per la sua costruzione (blocchi di pietra legati con malte povere di calce e cemento) inadatto a contenere la spinta del terreno e non certo all’ azione delle radici degli alberi.
Chiediamo che il rifacimento del muro sia attuato con un intervento alternativo, che preveda l’uso di tecniche costruttive e materiali idonei a sostenere la spinta del terreno e delle radici degli alberi. Le tecniche normalmente utilizzate in casi analoghi (quali l’uso di setti in cemento armato da realizzare per piccole porzioni non contigue e in tempi differenziati) consentirebbero di salvaguardare l’incolumità delle persone, la messa in sicurezza del terrapieno e la conservazione della vegetazione.
Chiediamo che il sindaco e l’assessorato competente intervengano in tempi rapidissimi e con massima urgenza per bloccare il taglio degli alberi e rivedere le scelte di progetto adottando soluzioni che consentano la messa in sicurezza dei luoghi e il mantenimento della vegetazione esistente”.