Una storia che stringe il cuore quella di un cane, Zulema, morto dopo esser stato investito: un video condiviso sui social racconta il momento in cui è stato rinvenuto e recuperato pochi istanti dopo l’incidente: immagini dure ma che devono indurre a riflettere. Il cane non era un randagio, vagabondava spesso tra campi e strade e i volontari hanno tentato di metterlo al sicuro senza successo. Si è rafforzato, dunque, il progetto di recintare un terreno messo a disposizione dai volontari per dare rifugio momentaneo ai cani in difficoltà.
“Pre e post operatorio, mamme e cuccioli abbandonati, stallo pre adozione. Ogni giorno sulla nostra strada incontriamo diversi randagi, cani e gatti abbandonati a se stessi che hanno bisogno di essere messi in sicurezza. Gli stalli, i rifugi, sono sempre pochi a volte impossibile poterli recuperare” spiega la volontaria Tiziana.
“Noi abbiamo un piccolo fazzoletto di terra intorno casa e vorremo utilizzarlo per dare una mano ai piu bisognosi.
Purtroppo a parte l’impegno, il lavoro e la passione non disponiamo al momento di risorse utili per poter realizzare il progetto che consiste nel dividere il giardino con muretto e recinzione, in modo da creare una mini area dedicata.
È uno spreco avere tanto spazio e non poterne usufruire per le emergenze”. Questo accade nel Sud Sardegna, ma circoscrivere un territorio specifico non è corretto poiché la poca premura verso il benessere animale non ha confini e per questo motivo chi invece si prodiga per i 4 zampe meno fortunati accoglie tutti quelli che nota in pericolo, in difficoltà e che hanno bisogno di essere messi in sicurezza. La raccolta fondi