Cresce, e di molto, il totale dei pazienti Covid al Santissima Trinità di Cagliari. Sono ottantaquattro i ricoverati, e in dieci casi si tratta di malati gravi che sono ospitati e seguiti nella prima terapia intensiva e nella seconda, quella nuova, inaugurata proprio oggi. A fornire i numeri è il direttore del presidio Sergio Marracini, netto nell’osservare che “si tratta di un numero mai toccato prima”. E in corsia i posti ancora liberi sono “dodici”. Oggi, quindi, il taglio del nastro obbligato della seconda terapia intensiva: nelle ultime ore sono arrivati altri tre pazienti in gravi condizioni: “Uno da Olbia, un altro che si è aggravato e che è arrivato da un altro reparto dell’ospedale e uno passato dal nostro pronto soccorso”. Già partita la formazione speciale di altri infermieri “che hanno fatto l’addestramento per lavorare in terapia intensiva, ci siamo rafforzando, stiamo lavorando tantissimo”, afferma Marracini. “Stiamo accogliendo pazienti da tutte le parti della Sardegna. La loro età media? Sessant’anni”.
La situazione, comunque, sarebbe sotto controllo: “Ci siamo, è stato importante aprire la seconda terapia intensiva, bisogna dare risposte ai pazienti”. Ancora off limits, ovviamente, l’ospedale per chi non ha i sintomi del Covid. Unica eccezione, un intervento avvenuto nella notte: un uomo, vittima di un incidente stradale, ha subìto una “tracheotomia d’urgenza per un grave politrauma. Negativo al tampone, è stato successivamente trasferito in Rianimazione al Brotzu”.











