Forse nitrito di sodio, ma al momento non è confermato e nulla trapela dalla procura che ha in mano la relazione tecnica del chimico e tossicologo Giampiero Cortis sul tipo di veleno che Claudio Gulisano, 44 anni, portato in carcere nella notte, avrebbe utilizzato per uccidere il padre 79enne Luigi e la madre 82enne Marisa Dessì nella loro casa di via Ghibli, al quartiere del Sole di Cagliari. Top secret anche l’esito della consulenza autoptica di Roberto Demontis.
La prima ipotesi subito dopo il ritrovamento dei cadaveri, il corpo di Luigi parzialmente riverso su quello di Marisa, era quella che i due anziani fossero rimasti avvelenati da funghi mangiati la sera prima a cena. Ma proprio l’esito degli esami tossicologici ha subito escluso questa pista e condotto all’inevitabile inchiesta della procura per capire cosa davvero fosse successo nell’appartamento dei due coniugi benestanti, che parenti e amici descrivono come affiatati e inseparabili.
Nel cuore della notte, l’arresto del figlio minore Claudio, portato in carcere: a spingerlo verso il duplice omicidio sarebbe stato un movente economico.










