Sono esattamente le 12,33, quando il cronista di Casteddu Online chiama lo 070400101 di Radio Taxi Quattro Mori: “Buongiorno, vorrei un taxi in via San Lucifero”. Risponde una centralinista dall’accento vagamente romano: “Dove scusi?? Ah San Luscifero?? Aspetti…benissimo, riagganci pure che le mandiamo subito il taxi”. Aspetto un po’ singolare, perchè normalmente Radio Taxi lascia in attesa e comunica ufficialmente sia il nome del taxi in arrivo sia i minuti esatti di attesa del cliente. Comunque nel giro di 15 minuti di taxi ne passano diversi attorno a piazza Gramsci, ma nessuno è quello indicato. Siamo nel pieno centro di Cagliari, nell’ora di punta della mattina del venerdì. Il cliente dopo un quarto d’ora richiama Radio Taxi: “Buongiorno, ho chiamato per avere un taxi un quarto d’ora fa, ma non è arrivato. C’è stato forse qualche problema?”. Dall’altro capo del telefono c’è sempre lei, la centralinista continentale.
La risposta è clamorosa, con tono quasi spazientito: “Guardi,. quella zona in questa fascia oraria al momento è sprovvista di taxi. Potrebbe richiamare più tardi?”. Il cliente ribatte: “Certo signora, però lei mi ha garantito un taxi prima. Perchè non mi ha detto invece che nella zona non c’erano taxi?”. La risposta è secca e non propriamente cortese: “Va bene grazie, arrivederci”, e chiude. Incredibile, ma vero: i tassisti cagliaritani, che sono onestissimi e professionali, sono penalizzati da questa accoglienza a Cagliari. Se al posto del cronista di Casteddu Online ci fosse stato un turista qualsiasi, o uno dei croceristi sbarcati oggi al porto, che figura ci avrebbe fatto l’immagine turistica di una Cagliari che vorrebbe rilanciarsi? Alla fine il cliente decide di optare per il bus Ctm: spende un euro e 20 centesimi, contro i 9 euro della tratta prevista, e ci mette anche meno tempo. Bus batte taxi in una Cagliari che sul fronte dei servizi può ancora migliorare. Sul fronte dei taxi, c’è l’annoso problema delle licenze: sinceramente anche il fatto che non si trovi un taxi in centro all’ora di pranzo, non è un bel biglietto da visita e non si tratta di un servizio efficiente. Ma beffare un passeggero e non chiedere neanche scusa, francamente è il colmo.












