Centinaia di cagliaritani e turisti appiedati a Elmas ieri notte, i taxi continuano ad essere fantasma. La rabbia degli utenti: "Ora basta, liberalizzate, vogliamo subito Uber anche perchè i prezzi sono troppo alti"
Nel capoluogo sardo ci sono coop allo sbando e taxi ancora fantasma la notte. Nella terza città della Sardegna non si ride, il presidente Nicola Frongia: "Se le auto sono indisponibili a Cagliari possiamo intervenire noi, ma coalizziamoci. Creiamo un numero unico per tutta l'area metropolitana, non è vero che con Uber si risparmia"
Le corse fantasma di notte e le attese prima di trovare un'auto? Presto potrebbero essere un ricordo. L'assessore Mereu: "Riceviamo tante lamentele, non si può aspettare anche un'ora al telefono. Nuovo bando per avere più posti, contiamo di farcela prima dell'inizio dell'estate"
Pochi taxi disponibili e fiumi di lamentele. L'ammissione di Mario Congera, presidente della Quattro Mori: "C'è chi rifiuta corse e lavora poco e, secondo un giudice, può farlo. Nove anni fa abbiamo licenziato le centraliniste, anziché pagare 280mila euro ne paghiamo sessantamila a un servizio di radiotaxi siciliano"
Dai liberi professionisti ai ristoratori sino ad arrivare a chi deve prendere aerei alle 6 per motivi di lavoro. Taxi della cooperativa 4 Mori fantasma e centralinisti spaesati: "Puntualità quasi inesistente, anche 30 euro dal Brotzu all'aeroporto: poi non si lamentino se arrivano i privati e Uber"
In 13 non hanno lavorato per un mese perché accusati di fare poche corse, oggi la decisione del giudice che contribuisce a riabilitarli. L'avvocato Macciotta: "I provvedimenti del presidente della coop sono risultati infondati e, anche, sproporzionati". La coop, difesa dal legale Floris, promette battaglia: "La prima udienza sarà a febbraio, li abbiamo espulsi perché erano inadempienti"
La busta con il denaro data direttamente in mano al prete della chiesa ortodossa di via Sant'Efisio da Mario Congera: "Sono tempi duri per tutti ma noi siamo nettamente più fortunati degli ucraini, sotto le bombe e in difficoltà"
L'uomo, 69 anni, si è accasciato dietro la sua macchina. Alcuni testimoni hanno sentito delle urla, probabilmente frutto di una discussione tra il tassista e dei commercianti. Sul posto la polizia, certificato il malore fatale: residente nella frazione capoterrese di Torre degli Ulivi, lascia due figli e la moglie. Foto di Davide Loi
Come nel resto d’Italia, anche in Sardegna i taxisti si fermeranno per 24 ore per protestare contro le liberalizzazioni previste dal decreto concorrenza
Città deserta la sera solo in settimana? No, anche nei weekend. Movida azzoppata dal virus, i tassisti alla canna del gas. Mario Congera: "La paura si percepisce, i fine settimana facciamo un terzo delle corse rispetto a due anni fa". Andrea Di Maggio: "La sera, nonostante i vaccini, è come se ci fosse il lockdown: mi è capitato di restare anche 5 ore senza far salire un solo cliente"
L'idea di veder sfrecciare tanti taxi in più grazie alla "libera concorrenza" pensata da Draghi fa rabbrividire Mario Congera: "Sarà una giungla, i nostri prezzi sono molto bassi: la tariffa minima dall'aeroporto è solo 17 euro, con lo stipendio che mi faccio riesco a mantenere la famiglia"
“Iniziativa innovativa”, ha rimarcato Truzzu. Ma anche “un'opportunità che consentirà ai cittadini cagliaritani e a coloro i quali si recano a Cagliari per turismo o lavoro, di utilizzare al meglio il servizio taxi, in totale sicurezza e con costi contenuti”
La Regione va incontro agli operatori del settore del trasporto pubblico locale non di linea (taxi e NCC) con una indennità una tantum finalizzata a compensare i danni economici causati dall’emergenza sanitaria
Corrado Serra, 37 anni, è uno dei tassisti "azzoppati" dalla crisi del Covid: "Locali chiusi alle 18, non incasso nulla. Dovrò cercarmi un altro lavoro, il Governo e la Regione ci diano soldi e ci annullino le tasse". GUARDATE la VIDEO INTERVISTA
Porti e aeroporti deserti per mesi. Ora la timida ripresa, ma più un taxista cagliaritano fa i conti con i tassametri fermi, anche, per ore: "Abbiamo perso chi viene qui per affari e chi frequenta le discoteche. I crocieristi fanno percorsi già programmati per motivi di sicurezza, incassi crollati di oltre la metà"
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