“Cagliari, assurdo impedire a un malato soccorsi tempestivi per colpa della pedonalizzazione”

Marcello Roberto Marchi: “Non so se,  impedire  ad  un malato di poter  essere soccorso con tempestività e con le dovute garanzie sanitarie e di legge vigenti, costituisca materia di tutela anche giuridica nelle sedi competenti,  certamente porta ad  esprimere ogni possibile riserva sulle decisioni finora assunte dall’Amministrazione comunale”. Ecco cosa è successo nel Corso


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La foto pubblicata mercoledì scorso da questo  nostro Giornale che documenta come  alcuni infermieri, in una giornata di condizioni meteo avverse, hanno dovuto percorrere diverse decine di metri del  Corso Vittorio Emanuele a Cagliari  per trasportare una persona malata  all’ambulanza del Pronto Soccorso, alla quale era impedito il transito per gli ostacoli  dei lavori in corso e per effetto della pedonalizzazione generale del Centro storico, è un documento che dovrebbe far riflettere lgli Amministratori comunali sulle scelte  fatte. Chiudere tutti gli accessi al Corso di  Piazza Yenne , Via Sassari, Via Portoscalas, Via Maddalena e Via Caprera, come è stato fatto, non solo  contrasta con  i principi minimi di buon senso ma soprattutto con quelle regole a attenzioni  che  dovrebbero portare  a garantire ai cittadini le migliori condizioni del vivere civile, a cominciare da quelle della mobilità.

Non so se,  impedire  ad  un malato di poter  essere soccorso con tempestività e con le dovute garanzie sanitarie e di legge vigenti, costituisca materia di tutela anche giuridica nelle sedi competenti,  certamente porta ad  esprimere ogni possibile riserva sulle decisioni finora assunte dall’Amministrazione comunale. Che, in primo luogo,  non garantisce il diritto a poter fruire e soddisfare le normali esigenze individuali e collettive di vita civile, principalmente  per i residenti ma anche per tutti i cittadini,  nelle aree dove sono in corso lavori pubblici  comunali.

Ci sono , comunque, buone ragioni per chiederne conto in sede politica, cosa che dovrebbero fare  i rappresentanti eletti  dal Popolo. Certamente ne chiederanno conto   direttamente i cittadini , che potrebbero rivolgersi alle altre autorità cui competono i vari controlli di competenza, ma senza dubbio  lo faranno al momento opportuno in sede elettorale, come hanno dimostrato i risultati delle ultime elezioni politiche.

Marcello Roberto Marchi


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