Cagliari, l’esercito delle madri sole: “Senza l’assegno dell’ex e con i figli ‘barattati’”

Non esistono solo padri separati in città e nell’Area vasta, ma anche tante madri. Che devono badare ai figli e sono costrette, spesso, a rivolgeri alla Caritas per un pacco di pasta o un giubbotto: “Gli ex non versano l’assegno e ci vanno di mezzo i figli”. GUARDATE la VIDEO INTERVISTA all’avvocato Marco Schirru, segretario dell’associazione “Mamme e papà separati Sardegna”. Raccontateci le vostre storie anche in anonimo, scriveteci alla posta della nostra pagina Facebook!


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A Cagliari e nell’Area vasta non esistono solo tanti padri separati, ma anche madri. Un piccolo, forse neanche tanto, esercito in rosa che si trova a dover fare i conti con i conti che non tornano. Quando la coppia scoppia e si deve pensare a mettere insieme il pranzo con la cena, le donne si trovano a barcamenarsi tra assegni che non arrivano mai e figli che diventano una “merce di scambio”. Marco Schirru, avvocato, è il segretario dell’associazione “Mamme e papà separati Sardegna”. La sintesi estrema è presto fatta: “Tante volte l’ex marito non versa l’assegno di mantenimento, e la donna non gli fa vedere il figlio. Così, purtroppo, si ottiene solo un peggioramento della situazione, con i giudici che devono decidere quali spese sono ordinarie e quali straordinarie. Esistono madri, anche a Cagliari, che hanno come ultima spiaggia per farsi aiutare la Caritas”.
L’identikit della madre separata con figli e in difficoltà? Non c’è: “Sono di tutte le età, sono reduci dalla distruzione di un progetto familiare, nella maggior parte dei casi c’è l’affido condiviso ma il figlio o i figli li devono gestire loro, dovendo far fronte a tutte le esigenze e trovandosi in difficoltà se viene meno il supporto, economico ma non solo, dell’altro genitore”, spiega Schirru, “il nostro obbiettivo principale è tutelare il figlio, spieghiamo alle madri che è sempre meglio trovare un accordo con l’ex marito e non litigare, finendo magari davanti al giudice con processi, purtroppo, ancora lunghi e senza ottenere quanto necessario”