ANDREA IMPERA: DIVULGATORE SCIENTIFICO PER LA SALVAGUARDIA DEL POLPO.
Una vita dedita allo studio quella di Andrea Impera, la sua missione è informare e far conoscere il polpo, uno tra gli animali più affascinanti e conosciuti che popolano il mare. Non perdete le puntate di @radiozampettasarda, ospite d’ eccezione Impera ci accompagna alla conoscenza di questo astuto cefalopode, spesso depredato con tecniche di pesca che non rispettano la salvaguardia e la sua riproduzione.
Era il 1987, avevo all’incirca undici anni quando, e lo ricordo ancora come fosse ieri, mi sono imbattuto in un piccolo esemplare di polpo durante un’ordinaria giornata al mare con la famiglia. È stato uno di quegli incontri che ti cambiano per il resto della vita. È da allora infatti che ho iniziato ad interessarmi a questi animali. Ebbi subito l’opportunità, preziosa e fortunata, di poter disporre d’articoli e testi scientifici in un’epoca in cui, internet, ancora non era disponibile. Ciò mi permise di apprendere moltissimo su questi animali. Per il resto della mia vita sfruttai ogni occasione per recarmi al mare ad osservarli direttamente, giungendo ad immergermi, per molti anni, quasi ogni giorno, anche la notte e spesso in condizioni atmosferiche che possono definirsi estreme. Ho ospitato, all’interno di acquari, per periodi variabili, oltre mezzo migliaio di polpi, un’esperienza emotiva e culturale davvero notevole che peraltro mi ha fatto comprendere quanto siano complessi da un punto di vista comportamentale e intellettivo. Ogni polpo presenta peculiarità individuali, una personalità vera e propria, che deriva certamente da differenti esperienze pregresse che si sommano alla loro “memoria genetica”. Nel 2017 ho pubblicato un’autobiografia (Tentacoli nel blu – ISBN 9788827511596) in cui racconto, più nei dettagli, la mia esistenza e quella di questo attraente animale. Uno degli aspetti che mi ha intrigato maggiormente riguarda il fenomeno delle perforazioni sulle conchiglie che i polpi realizzano a scopo predatorio. Ho osservato decine di migliaia di queste piccole brecce, eppure non ne ho trovata mai una identica all’altra e, se ingrandite, si rivelano come piccole opere d’arte che io, da tempo, valorizzo con delle produzioni fotografiche. Da qualche tempo sono impegnato nella stesura di alcuni lavori di saggistica e ho, tra i miei desideri futuri, quello di proporre un percorso culturale dedicato a questo animale. Come divulgatore continuo, con il medesimo entusiasmo, a diffonderne la conoscenza, sensibilizzando anche alla sua salvaguardia. Lo faccio tramite i miei profili social, ma anche attraverso dei corsi specifici che l’ASD “Blu Deep Emotions” di Roma propone ciclicamente e ai quali è possibile partecipare e interagire da qualsiasi luogo. Un giorno scrissi una frase che ritengo racchiuda la grande capacità di questi cefalopodi di coinvolgerci da un punto di vista emozionale: “La sinuosità, il trasformismo e l’astuzia del polpo ci affascina e allo stesso tempo intimorisce, poiché in esso percepiamo la creatura meglio capace d’incarnare il soprannaturale, quel principio magico di cui l’uomo mantiene un arcaico bisogno interiore”.












