Amici della Musica, via alla stagione concertistica 2015

Cagliari, Chiesa di Santa Chiara


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Si apre sulle note di Georg Philipp Telemann (1681-1767) la Stagione Concertistica 2015 degli Amici della Musica di Cagliari: sotto i riflettori mercoledì 25 febbraio alle 20.30 nella Chiesa di Santa Chiara a Cagliari il duo formato da Emanuele Buzi al mandolino e Andrea Pace alla chitarra, per un itinerario tra Barocco e Romanticismo, fino alle soglie del Terzo Millennio.

L’interessante Concerto per Mandolino e Chitarra inizia dalla Sonata in la minore di Telemann, che lascerà il posto al celebre Concerto in Do Maggiore RV 425di Antonio Vivaldi e ancora alla Sonata in la minore di Georg Friedrich Händel; spazio poi all’intrigante Andante con Variazioni di Ludwig van Beethoven,mentre il partenopeo Carlo Munier firma il “Capriccio Spagnuolo” e Luciano Bellini (classe 1952) è l’autore di una moderna “Tarantella”.

Nipote del virtuoso Giuseppe Anedda (di cui nel 2012 è stato celebrato il centenario dalla nascita), e perfezionatosi con Dorina Frati, Emanuele Buzi è uno dei più apprezzati interpreti contemporanei del mandolino, nonché fondatore del Quintetto a Plettro; in duo con il chitarrista Andrea Pace, esplorerà un repertorio dedicato alle peculiari sonorità e le caratteristiche timbriche dello strumento a plettro. Strumento popolare – di cui si conoscono numerose varianti – il mandolino appare sporadicamente tra le pagine della musica colta – emblematica la Serenata del “Don Giovanni” di Wolfgang Amadeus Mozart, accanto al famoso Concerto in Do Maggioredi Antonio Vivaldi.

Il concerto inaugurale della Stagione Concertistica 2015 – con l’insolita formazione in cui spicca la voce dello strumento a plettro – è quindi un implicito omaggio al talento e l’arte di un cagliaritano illustre, Giuseppe Anedda, docente della prima cattedra italiana di mandolino, e straordinario solista, applaudito dalle platee di tutto il mondo, dall’Europa all’America, al Giappone. All’artista, protagonista assoluto della scula mandolinistica del Novecento, la sua città natale ha intitolato la via che unisce il Teatro Lirico al Conservatorio di Musica, nel cuore dell’ideale Parco della Musica.

 

 

Incipit barocco con la Sonata in la minore di Georg Philipp Telemann (1681-1767) – tratta dalla raccolta “Der Gertreue Musik Meister”, tra il ritmo cadenzato della Siciliana, un tema “danzato” che suggerisce un’atmosfera pastorale, a contrasto con il brio del secondo movimento Spirituoso, e di nuovo l’ampio respiro che si fa quasi struggente nell’Andante, seguito dall’animato Vivace finale. Le incantevoli invenzioni melodiche del celebre compositore tedesco lasciano il posto – in una sorta di ideale viaggio in Europa tra Seicento e Settecento – al Concerto in Do Maggiore di Antonio Vivaldi in cui attraverso i tempi Allegro, Largo e Allegro si dipana un fitto dialogo fra solista e orchestra, con una scrittura virtuosistica che mette in risalto la caratteristiche timbriche dello strumento a plettro, più volte inserito nelle sue partiture dall’artista veneziano.

Omaggio anche all’eclettismo di Georg Friedrich Händel, con la sua Sonata in la minore, e al genio di Ludwig van Beethoven – che scrisse varie composizioni per lo strumento a plettro, tra cui il delizioso Andante con variazioni in re maggiore per mandolino e pianoforte WoO 44-2, dedicato alla contessa Josefine Clary – per un’incursione nel Romanticismo.

Il programma del concerto include anche il “Capriccio Spagnuolo” op. 276 del mandolinista e compositore partenopeo Carlo Munier (1859-1911), in un vorticoso e incalzante susseguirsi di note che evocano lo spirito e la cultura iberica e per finire la “Tarantella” del compositore, direttore d’orchestra e pianista Luciano Bellini(classe 1952) – autore di opere e musica per il teatro e la danza, tra cui “Huaca” e “Il canto di Ulisse”“Les Ritals”, oltre alla drammatica “Shoah” con la voce recitante di Maddalena Crippa.

Viaggio fra tre secoli di musica – dall’Età Barocca al XXI secolo – sul filo delle note, con l’inequivocabile timbro vivace e “piccante” del mandolino, che si unisce alla chitarra in un suggestivo dialogo, ricco di variazioni, tra l’eleganza formale e gli accenti virtuosistici del Settecento – fra la Mitteleuropa e la Repubblica Veneziana con uno sguardo oltre Manica – e l’arte di Beethoven, fino ai primi del Novecento e ancora – con la “Tarantella” – alle soglie del Duemila. Le pagine dei grandi maestri restituiscono lustro e importanza allo strumento legato nell’immaginario alla tradizione popolare napoletana, di cui è divenuto uno dei simboli, insieme alla maschera di Pulcinella, ma che ben si presta con la sua voce squillante e con l’intera famiglia degli strumenti a plettro, a reinterpretare un vasto repertorio fra trascrizioni e brani originali – tanto da ispirare i compositori di ieri e di oggi.

L’ideale riscoperta e valorizzazione della cultura e delle sonorità del Mediterraneo, nell’ambito della musica colta, ispira anche il programma e la formazione del secondo appuntamento in cartellone – sempre nella Chiesa di Santa Chiara, mercoledì 25 marzo alle 20.30 per la Stagione Concertistica 2015 degli Amici della Musica: sotto i riflettori Andrea Pisu e Gianicola Spanu, per un raffinato Concerto di Launeddas in cui si sposano echi ancestrali e contemporaneità.

La Stagione Concertistica 2015 proseguirà poi – fino a dicembre – con i recital pianistici al Teatro Massimo di Cagliari – nella Sala MiniMax, con artisti come Francesco Libetta, Monica Leone, Riccardo Scilipoti; poi il Festival di Musica Contemporanea nella Chiesa di Santa Chiara e i concerti per pianoforte e orchestra al Conservatorio di Musica “G. Pierluigi da Palestrina” di Cagliari. Spazio anche al prestigioso Concorso Internazionale di Pianoforte “Ennio Porrino”, giunto ormai alla ventiquattresima edizione, cui partecipano giovani e brillanti talenti da tutta l’Europa e dai cinque continenti, che si svolgerà a Cagliari dal 21 al 27 novembre 2015.


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