Si chiamano Francesco, Marika, Manuela e sono solo tre dei tantissimi sardi che in Emilia-Romagna stanno dando il loro prezioso contributo agli abitanti colpiti gravemente dalla furia incontrollata della natura. Pubblica le loro foto e racconta un accenno di storia “L’eco di Barbagia”:
“Francesco e Marika (i primi da sinistra) sono due studenti universitari di Ardauli a Cesena. Dinanzi all’emergenza maltempo, non ci hanno pensato due volte a raggiungere i loro colleghi Francesco e Stefano, aiutandoli in ogni modo”. Il comune del centro dell’oristanese ha condiviso e ringraziato pubblicamente i ragazzi. E ancora: “Il volto bello di una Sardegna che non si tira mai indietro”. “Manuela, 40 anni. Emiliana d’adozione da 8, quando si è trasferita vicino Ferrara per amore del suo Luigi, sposato nel 2022, qui in Sardegna.
Fortunatamente il paese in cui vive, Argenta, non ha avuto grossi danni dall’alluvione dei giorni scorsi. Ma Manuela e i suoi amici si sono subito attivati per aiutare gli abitanti di Lugo, uno tra i paesi più colpiti dalla furia dell’acqua.”
“Un grande popolo” che mai si tira indietro innanzi alle difficoltà e che dimostra come, tutti insieme, si può fare tanto. Impossibile non rimanere inpietriti e addolorati innanzi alle immagini che raccontano di una regione in ginocchio, duramente colpita dal ciclone che ha seminato morte e distruzione. Acqua potabile, luce, cibo, vestiti sono quasi un miraggio per chi tutto ha perso in quella valanga di fango e acqua che ha raso al suolo o reso inagibili strade e case. Sono miliardi i danni stimati approssimativamente sinora: si dovrà ricostruire tutto. Ma intanto si spala il fango, tutti insieme, e tra questi “angeli” c’è anche il cuore della Sardegna.











