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Movimenti ripetitivi, suoni e parole emessi involontariamente, rabbia e la sensazione essere posseduti da qualcuno che prende il controllo dei muscoli: questo e altro è la sindrome di Tourette, una rara patologia, che è stata affrontata in una giornata dedicata alla conoscenza della malattia, dei sintomi attraverso, soprattutto, le testimonianze di chi combatte contro questo male. Una sala gremita di gente quella dello spazio polifunzionale di piazza Maria Vergine che venerdì sera ha aperto le porte per ospitare il primo incontro a livello regionale. Tanta la commozione da parte dei presenti che si sono interfacciati con una realtà che non tutti conoscono o riassumono con il disturbo dei tic. Dietro a questi movimenti non controllabili si cela una drammatica convivenza con se stessi che, spesso viene fraintesa, non capita, gettando ancora più nello sconforto chi ne è affetto e i loro familiari. Si presenta in età infantile è una malattia neuropsichiatrica. “Sono orgogliosa del fatto che Monserrato sia stato il primo Comune in Sardegna a organizzare un convegno sulla sindrome di Tourette. E vista la grande partecipazione credo che si debba fare tanto di più per informare e sensibilizzare su questa patologia, ad oggi sconosciuta alla maggioranza della gente.
Ringrazio il sindaco e l’assessore alle politiche sociali, l’associazione Tourette Italia, la dottoressa Manuela Pintor ma soprattutto i ragazzi che insieme a me hanno portato la loro testimonianza. Sono stati momenti di grande emozione” spiega la consigliera Manuela Ambu. Presente anche Angelica, una giovanissima di 12 anni, che ha ben raccontato cosa comporta la malattia. I tourettici sono persone a cui sfuggono azioni fuori contesto, senza che nessuno abbia chiesto loro di farle, fisicamente e mentalmente sani ma che non hanno controllo sul loro corpo, come se subissero gesti e suoni che qualcun altro li obbliga a fare. Nei casi più gravi i tic complessi, sia motori che vocali, possono essere imbarazzanti, in quanto possono manifestarsi con coproprassia, ossia il toccarsi o muoversi in maniera volgare e oscena, o coprolalia, la ripetizione di parole oscene o parolacce. Conoscere e sensibilizzare riguardo questa sindrome rara, quindi, è un principio al fine di mettere a conoscenza sempre più persone su questa problematica.