Cagliari, i soliti potenti che fanno affari grazie ai soliti partiti

Mega ampliamento dell’Auchan di Pirri. Grazie al solito imprenditore che costruirà. Grazie al solito partito che dice sì. Nel solito silenzio di Zedda. E i soliti piccoli commercianti destinati a soffrire ancora. Ecco il progetto che fa discutere 


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Il solito, grande centro commerciale che si allarga a dismisura. Il solito, grande costruttore sardo che realizzerà il progetto a Cagliari. Il solito, grande partito che autorizza l’operazione. Nel solito silenzio del sindaco Zedda. E i soliti, piccoli commercianti, destinati inevitabilmente a soffrire ancora. Un tempo la chiamavano Città Mercato, e non era un nome sbagliato: perchè quei centri commerciali, a poco a poco, stanno diventando davvero delle piccole città. Bellissime, piene di comfort, che danno lavoro. Però?

Però c’è lo strano assist- denunciato da Enrico Lobina- del solito partito (il Pd, con Sel) al solito imprenditore, Sergio Zuncheddu. Editore del solito giornale, che ultimamente ha una linea molto morbida nei confronti della giunta Zedda, il quale non ha detto una sola parola su questa operazione. Operazione legittima grazie al nuovo piano Casa, ma che sta suscitando la rabbia delle associazioni dei commercianti: “Morituri te salutant”, è ormai il ritornello di Roberto Bolognesi di Confesercenti. Fa riferimento ai tanti piccoli negozi destinati a chiudere per lo strapotere dei centri commerciali. Forse anche per colpa dei pochi parcheggi a disposizione in centro: ci saranno 440 giorni di lavori in via Manno, è facile  intuire che non sarà facile sopravvivere in quella zona. Specie se i centri commerciali offrono fast food, calduccio e aria condizionata a seconda delle stagioni.

 8mila metri quadri in più, 2000 nuovi parcheggi, due autorimesse, percorsi pedonali per collegare l’Auchan con Terramaini: bel progetto, quello dell’Immobiliare Europea di Sergio Zuncheddu. Ora però dopo il sì senza ostacoli della giunta Pigliaru (alla quale evidentemente la grande distribuzione non dispiace) la parola finale passerà agli uffici tecnici del Comune di Cagliari. C’è da chiedersi perchè il piano Casa favorisca soprattutto i grandi, ma forse è un dettaglio? E cosa ne pensano gli ambientalisti di nuove colate di cemento a ridosso del parco di Terramaini e senza neppure la valutazione di impatto ambientale? Eppure siamo lì, a meno di 300 metri dal verde con vista stagno. 

Però se tecnicamente l’intervento di maxi ampliamento sarà probabilmente ineccepibile, qui è un problema di scelte politiche. Come farà il sindaco Zedda a spiegare in campagna elettorale che, scusate, ma abbiamo dovuto dare il via libera a Zuncheddu per ampliare l’Auchan di Pirri? O avrà il coraggio di fermarlo? Che cambiamento c’è nella linea politica rispetto a Emilio Floris che fece costruire il complesso di Santa Gilla con annessi negozi con un piano integrato d’area? Siamo la città dove costruiscono sempre gli stessi, dominano i potenti del commercio, le grandi famiglie a discapito dei piccoli? E all’orizzonte c’è anche Ikea, che ha annunciato l’apertura di un punto vendita a Cagliari nel 2016. Che fine farà il commercio cagliaritano in centro, se nel frattempo e nel silenzio di Regione e Comune ci hanno scippato anche i voli Ryanair che ci portavano i turisti?   


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