Vittorio Sgarbi ha incontrato Marisa Francescangeli, la maestra di San Vero Milis finita al centro della bufera e sospesa ai primi di marzo, con riduzione di stipendio, dall’Ufficio scolastico regionale della Sardegna per aver fatto recitare l’Ave Maria ai suoi alunni. Il sottosegretario alla Cultura ha continuato a difendere l’insegnante, chiedendo anche una verifica da parte del ministero che, però, forse non verrà mai svolta:”È colpevole, assolutamente, di insegnare gli stessi valori su cui si fonda la nostra civiltà. Nessuna esaltazione e nessun fanatismo. Semplice, efficace, determinata. L’abuso è soltanto di chi ha stabilito sanzioni con accuse senza fondamento. Ogni contrapposizione tra laicismo e religione è contraddetta da Benedetto Croce cui l’insegnante si è ispirata: ‘non possiamo non dirci cristiani'”, spiega Sgarbi durante l’incontro con la Francescangeli, documentato in un video.
“Credo che a questo punto sarebbe necessaria una ispezione ministeriale, questa è una questione culturale, prima ancora che religiosa”.









