“Non c’è stata nessuna violenza o forzatura, Luca Wang, 33 anni, e la ragazza si erano già parlati, per mesi, sui social, attraverso Facebook. Era la prima volta che uscivano insieme, non c’è stato nessun rapporto completo e, dopo, lei se n’è andata e non è fuggita. C’è una bella differenza”. È questa, in sintesi, la difesa dalle accuse da parte del ristoratore cinese, molto noto a Cagliari, accusato di violenza sessuale. Venerdì scorso in tribunale nuovo round, Wang ha parlato per una cinquantina di minuti, rispondendo alle domande del giudice Lucia Perra. Lui ha negato qualunque tipo di violenza, rimarcando una conoscenza che, seppur virtuale, sarebbe già stata abbastanza solida. I fatti risalgono al 2020, appena due giorni dopo l’incontro la denuncia da parte della ragazza, all’epoca dei fatti ventiseienne. La presunta violenza sarebbe avvenuta nel ristorante sushi gestito all’epoca da Luca Wang, il Sushi Niwa in viale Diaz.
“Produrremo, se necessario, anche altri documenti e prove”, aggiunge Stefano Marcialis, avvocato difensore di Wang. La giovane, non presente in aula qualche giorno fa, è difesa dal legale Roberto Rocca. Prossimi step legali: il 7 novembre la conclusione del dibattimento e il trenta gennaio 2024 la discussione, con la molto probabile lettura della sentenza.











