Una comunità circondata dalla storia che, tra le mura del castello di Monreale, le antiche terme romane e una moltitudine di reperti archeologici sparsi un po’ ovunque, è meta prediletta di chi vuole assaporare un tuffo nel passato immerso nella natura e nelle vie caratteristiche del centro storico, dove le case parlano da sole, contrassegnate da mura in pietra ornamentate con travi in legno e composizioni floreali. Un decoro urbano al quale gli abitanti sono molto legati e che il primo cittadino tenta di difendere a spada tratta dall’assalto di chi, invece, non capisce l’importanza di certi valori. È così che, in seguito all’ultimo sfregio messo a segno, ossia dell’immondizia gettata a terra, il richiamo all’ordine è stato servito via social, rivolto agli autori dei gesti e ai genitori dei giovani cittadini, che sono chiamati a prestare attenzione sulle azioni compiute dalla prole durante le ore di svago concesse da trascorrere con gli amici. “Nonostante si facciano sforzi economici per rendere fruibile il parco, si verificano atti vandalici che rendono vano l’impegno dell’amministrazione. Ragazzi che abbandonano rifiuti, salgono sul tetto degli spogliatoi, deturpano i muri con scritte varie. Faccio un invito ai genitori. Vigilate sui vostri figli, con le riprese delle telecamere si rischia la denuncia per aver deturpato i beni pubblici”. Più attenzione, insomma, da parte di tutti, anche per il bene delle nuove generazioni che, inconsciamente, non recepiscono le conseguenze spinose di una eventuale denuncia se questa dovesse arrivare sulla scrivania della giusta sede: una collaborazione collettiva, insomma, per il bene pubblico e della comunità.











