Sardegna regione per ricchi? No, ma se un turista arriva e viene spennato qualche domanda è più che lecita. Non è solo chi ha avuto la fortuna di nascere nell’isola al centro del Mediterraneo a dover fare lo slalom tra prezzi spesso gonfiati ad arte e insalate e spritz d’oro sulle spiagge o nei centri turistici più in voga. Anche i vacanzieri non se la passano bene, e iniziano ad arrivare segnalazioni reali proprio in parallelo all’inchiesta fatta dal nostro giornale sui rincari e su quanto bisogna spendere per una vacanza in terra sarda. Una turista spagnola, Alba Granja, ha scritto una email sin troppo chiara all’Adiconsum di Cagliari: “Mi trovo in Sardegna per una vacanza di cinque giorni e volevamo chiedervi informazioni sugli uffici reclami a cui possiamo rivolgerci sull’Isola nel caso avessimo problemi come consumatori”. Problemi che ci sono già stati: “Avevamo stipulato un contratto per noleggiare un veicolo all’aeroporto di Cagliari e all’arrivo ci hanno costretto a stipulare un’altra assicurazione per 146 euro e a lasciare una cauzione di 300 euro che probabilmente non vorranno restituirci”. E gli esborsi economici sono appena all’inizio. La turista ha scelto infatti di soggiornare a Pula, ed ecco la nuova mazzata.
“Ci hanno fatto pagare come extra per il servizio in un ristorante a Pula 10 euro. Non vogliamo che ci accada di nuovo e, se ci dovesse capitare, vogliamo sapere come procedere per presentare un reclamo”. Simone Girau, presidente di Adiconsum Cagliari, spiega che “ogni anno riceviamo email simili, di vacanzieri che ci raccontano di aver subìto presunti rincari di prezzi per i servizi come la ristorazione o quelli in spiaggia”.











