Assoluzioni perché il fatto non sussiste e prescrizioni che hanno però portato alla confisca di 437mila euro alla società Imet. Si è chiuso così il processo sulle presunte irregolarità nei lavori per la posa della fibra ottica in diversi comuni della Sardegna. Nei confronti di tre funzionari della Infratel e della Imet Spa, Nicola Tenaglia, Michele Ragni e Luciano Tracucci, accusati di concussione e truffa, sono cadute le accuse, tutti e tre sono stati assolti dall’accusa di concussione ai danni di subappaltatori, salvo che nei confronti dell’imprenditore Stefano Piga, che si era costituito parte civile: nel suo caso il reato è stato riqualificato dai giudici in “induzione indebita a dare o promettere utilità” e poi comunque dichiarato prescritto. La Imet invece è stata riconosciuta responsabile dell’illecito amministrativo contestato e dovrà pagare una sanzione pari a 300 quote da 500 euro ciascuna, oltre alla confisca di 437 mila euro che erano stati già sequestrati. Secondo l’accusa, i lavori realizzati sarebbero stati differenti da quelli appaltati in modo da risparmiare con le spese e aumentare il margine di guadagno.







