Il “tappo” arriva puntuale alle 8.20. Le 8.20 sono quell’ora in cui un essere umano ha ancora qualche prezioso minuto per arrivare in orario in ufficio o per accompagnare a scuola il figlio prima che chiudano i cancelli. “Pilu pilu”, si dice a Cagliari. Ecco che proprio in quella manciata di minuti in viale Merello, uno dei punti nevralgici della città, appare per incanto il camion che pulisce le strade. Il traffico si paralizza, la stretta carreggiata si blocca. I frastimi si librano nell’aria. Tutti abbiamo piacere a circolare in una strada pulita, per carità. Ma in quella manciata di minuti ci sono delle priorità: riuscire a non arrivare in ritardo. Per questo rivolgiamo sommessamente una domanda ai nostri amministratori: chi pianifica i servizi sulle strade cagliaritane? Chi decide l’orario in cui si puliscono le strade e si svuotano i cassonetti?
A Barcellona, per la sinistra la Spagna è sempre stata un esempio da seguire, le strade si puliscono nelle ore notturne quando la gente dorme. Sembra una scelta più ragionevole. Anche perché una amministrazione pubblica deve organizzare i propri servizi senza utilizzare la crudeltà mentale verso i cittadini. E se vuole agevolare l’utilizzo della bicicletta e scoraggiare l’uso dell’auto, cosa di per sé ottima, può farlo anche senza far uscire di testa chi per necessità logistiche (tipo accompagnare un figlio a scuola) non può permettersi di utilizzare tutti i giorni la bici.













