Tensione a Elmas, il Comune taglia alberi di via del Pino solitario: una ragazza si incatena a una pianta

Partiti gli abbattimenti. Ventotto dei vecchi pini su 29 saranno buttati giù. Il sindaco Ena assicura: “Saranno sostituiti”. Maggioranza in fibrillazione in consiglio comunale e oggi esplode la protesta al cantiere: una ragazza si è incatenata ad un albero per protesta


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Addio ai pini di via del Pino Solitario. Sono partite a Elmas le operazioni per l’abbattimento dei 28 pini della strada principale del paese. Sul posto le proteste. Una ragazza si incatena a un albero. E scoppiano le polemiche, con la maggioranza che si spacca in consiglio comunale
Il progetto del sindaco prevede la riqualificazione del marciapiede spariranno  28 i pini (su 29 complessivi) che secondo l’amministrazione devastano i marciapiedi ce creano problemi alla viabilità di auto e passanti. I pini rimossi saranno rimpiazzati, assicura l’amministrazione, da 19 robinie tra piazza del Municipio e via Sulcitana e con altri 6 esemplari tra piazza del Municipio e la SS 130.
Oltre ai pini spariranno 6 palme morte che saranno sostituite.  Il totale delle nuove alberature è di 31 rispetto alle 28 che si stanno eliminando pertanto il computo finale è di 3 in più. Il sindaco sta predisponendo anche un nuovo parco tra via Sa Narba e in piazza Ruggeri con 30 alberi ad alto fusto e non  meno di 400 essenze a basso fusto autoctone “Con questo ulteriore intervento nell’area di via del Pino solitario raddoppiamo le specie ad alto fusto oggi presenti”, ha dichiarato il sindaco Antonio Ena.
Oggi il taglio con le proteste. Una ragazza si è attaccata ad un albero. “Abbiamo provato in tutti i modi a scongiurare il taglio di tutti i pini della via del pino Solitario. Abbiamo cercato di esercitare le funzioni previste dalla legge, per verificare gli atti che sopportavano una tale decisione, ma non ci sono stati consegnati e non sappiamo nemmeno se esistono”, hanno dichiarato il consigliere regionale Valter Piscedda, ex sindaco, assieme al gruppo consiliare “Gruppo PD + Indipendenti”, costituito da Giacomo Carta, Ivan Lai, Fabiola Nucifora e Sara Piras. “Abbiamo infine provato con una lettera/appello, ma questa ha addirittura sortito l’effetto di far accelerare il nefasto risultato. Eravamo e siamo anche noi consapevoli dei fastidi e dei danni che quelle piante provocano, ma ritenevamo che potessero esserci delle soluzioni alternative al loro espianto totale. E le abbiamo appunto suggerite.
Non riteniamo possibile che siano tutte così dannose da doverle tagliare. Ci sarà pur stata qualcuna che si poteva salvare. Eppure ha prevalso la logica del taglio. Quasi una dimostrazione di forza.
Noi riteniamo sia stato un errore, e riteniamo di rappresentare ben più persone di quelle che si espongono a dirlo. Il sentimento prevalente tra i masesi non è questo. Facciamo parte della Maggioranza, come hanno voluto i cittadini che ci hanno premiato col voto, e apparteniamo quasi tutti allo stesso partito, il PD. Eppure sono ormai anni che assistiamo a questo tipo di atteggiamenti, che alla fine paghiamo non noi ma tutto il paese. Possiamo solo sperare che il tempo corra, e la data delle nuove elezioni arrivi presto…>>.


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