I dipendenti di aziende pubbliche e private sprovvisti di green pass, dal 15 ottobre al 31 dicembre, saranno considerati assenti ingiustificati dal primo giorno senza stipendio e fino alla regolarizzazione della loro posizione. Ma dal decreto, firmato ieri sera dal capo dello Stato e in vigore da oggi, sparisce la sospensione dal posto di lavoro per i dipendenti pubblici. Che, comunque, non potranno entrare nel posto di lavoro se sprovvisti di green pass. Il testo conferma anche che non ci sono conseguenze disciplinari e si ha diritto alla conservazione del rapporto di lavoro. Per chi invece viola l’obbligo e si presenta al lavoro senza certificazione scattano le multe da 600 a 1.500 euro; per il datore di lavoro vanno da 400 a 1.000 euro.
Un trattamento particolare è riservato alle piccole aziende, con meno di 15 dipendenti. Dopo il quinto giorno di assenza ingiustificata, il datore di lavoro può sospendere il lavoratore per la durata corrispondente a quella del contratto di lavoro stipulato per la sostituzione, comunque per un periodo non superiore a dieci giorni, rinnovabili per una sola volta, e non oltre il 31 dicembre, quando scadrà il decreto. Resta il nodo dei controlli, affidati ai datori di lavoro: le indicazioni in questo caso arriveranno dalle linee guida che dovranno essere emanate nei prossimi giorni per chiarire questo e altri punti. Fino al 31 dicembre, le farmacie – ma anche tutte le strutture convenzionate con il sistema sanitario, dovranno applicare ai tamponi un prezzo calmierato: 15 euro per gli adulti e 8 euro per i minorenni.












