Tre ore di confronto e l’urgenza condivisa di intervenire prima di subito su quella che per la Sardegna è l’emergenza numero uno: la sanità. E poi l’assestamento di bilancio, con le risorse da stanziare, e la questione aeroporti, ovvero la partecipazione della Regione alla loro gestione, come vuole la presidente Todde. Sulla sanità, tema caldo anche nei giorni in cui il più grande ospedale dell’isola, il Brotzu di Cagliari, è in sofferenza, serve un ulteriore passaggio dedicato con la convocazione di un nuovo vertice tra due giorni. “I cittadini si aspettano risposte – ha sottolineato la governatrice rispondendo ai giornalisti a margine della riunione – quindi abbiamo affrontato le tematiche principali, a partire dalle liste d’attesa e la sanità territoriale”. Su questi aspetti la sentenza della Corte costituzionale sullo sforamento dei tetti di spesa “è un grande aiuto per programmare le risorse in maniera molto più efficace e rappresenta un passo avanti rispetto al nostro diritto di spendere i soldi della sanità per ciò che serve ai sardi”. E poi ribadisce: “Noi non faremo una riforma, io questo l’ho detto in campagna elettorale e lo ripeto, ma c’è necessità di una riorganizzazione”.
Sulla sanità ancora una volta i Progressisti, gli unici a non aver difeso la presidente Todde dagli attacchi de La Base che da tempo avevano sollecitato la convocazione di un vertice di maggioranza, non fanno sconti: “Le cose non stanno funzionando, sta proseguendo l’onda lunga pessima iniziata nella scorsa legislatura e occorre un punto di svolta. Servono azioni incisive e immediate e occorre iniziare anche da questo assestamento di bilancio”, dicono mentre si attende la nomina dei commissari delle Asl.













