È “in tutta coscienza, per amore di Verità e Giustizia (scritte in maiuscolo, ndr) e per l’insopportabilità che due persone, vittime probabilmente di un errore giudiziario,stiano scontando l’ergastolo” che il procuratore generale Cuno Tarfusser chiede la revisione del processo che si è chiuso con una condanna definitiva inflitta a Olindo Romano e Rosa Bazzi per la strage di Erba.
Sono le ultime parole con le quali il magistrato di Milano sintetizza 58 pagine di istanza che potrebbe riaprire uno dei casi più dibattuti di cronaca nera degli ultimi anni, quello relativo all’uccisione di Raffaella Castagna, del figlio Youssef Marzouk di soli 2 anni, della nonna del bimbo, Paola Galli e della vicina di casa Valeria Cherubini.
Il magistrato mette in discussione alle radici tutto l’impianto accusatorio ritenuto invece intangibile nei precedenti gradi di giudizio.
Tra gli elementi ‘nuovi’ emersi sulla base di una consulenza, che metterebbero in dubbio la condanna di Rosa e Olindo, il pg Cuno Tarfusser segnala la non attendibilità del teste, nel frattempo deceduto, Mario Frigerio, il sopravvissuto alla strage di Erba.











