“Nessuno vuole un presidente della Regione dei 5 stelle, i sardi non lo vogliono, sono sicuro che vinceremo noi, perché i sardi sono stufi delle prepotenze romane e vogliono decidere da soli da chi farsi governare. L’alleanza Pd-5Stelle non avrebbe mai vinto, solo fatto perdere metà dei voti a ciascuno dei due partiti”. Renato Soru, ospite di Giovanni Floris a diMartedì su La7 a una settimana esatta da Alessandra Todde, attacca a tutto campo e si dice convinto di vincere.
“Non mi è piaciuto che si pensi che il candidato presidente in Sardegna possa essere scelto con un’imposizione romana premiando l’esigenza di equilibri nazionali. La Sardegna merita rispetto, abbiamo bisogno di tutta la nostra autonomia anche nello scegliere chi ci deve amministrare”, dice Soru. “Ho partecipato alla nascita del Pd con un’idea precisa, quella di portare fuori dalle sedi dei partiti le discussioni più importanti, sottoponendole al parere dei nostri elettori e simpatizzanti attraverso le primarie. I 5 stelle sono nati addirittura con la democrazia diretta, facevano le primarie anche per andare a prendere un caffè e invece adesso no le vogliono fare. Perché? Io le ho chieste fino a ieri le primarie, anche ora sarei pronto a partecipare e sostenere chi vince: ma credo che il tempo ormai sia quasi scaduto, quindi chi deve fare un pensiero in più, è ora che lo faccia”.
Alla domanda se la spaccatura del centrosinistra non favorisca inevitabilmente il centrodestra, Soru ribadisce: “Io partecipo proprio per battere il centrodestra, per far finire questa esperienza pessima per la Sardegna e lo faccio perché sono convinto che l’alleanza Pd-5Stelle avrebbe perso, è un’alleanza che al di là di quello che pensano i gruppi dirigenti farà perdere metà voti a entrambi. Abbiamo due storie totalmente diverse, due comportamenti diversi, due modalità di fare politica diverse. E se proprio vuoi mettere insieme queste due realtà, non lo fai al tavolo con una riunione romana ma favorendo la conoscenza, alimentando la fiducia reciproca e portando all’esterno il risultato di questo confronto. Non vincerà il centrodestra, vinceremo noi”.
Bocciato il governo Meloni “che è di destra, non di centrodestra, perché la parte di centro che doveva fare la rivoluzione liberale è ridotta al lumicino”,
Soru non si esprime sulla possibilità che nella sua coalizione possano entrare Calenda e Renzi e torna all’attacco: “Io mi sto rivolgendo ai sardi che sono stufi della prepotenza romana, i sardi si vogliono autodeterminare, siamo in un momento in cui il nostro statuto del 1948 va rivisto e rafforzato perché assuma caratteristiche adeguate a oggi, in un momento in cui dobbiamo fronteggiare i rischi della legge Calderoli. E in tutto questo noi pensiamo di farci rappresentare da un candidato scelto a Roma? Sarebbe come immaginare un mondo alla rovescia, e in Sardegna non accadrà”.










