Non era un branco di cani randagi, quello che ieri ha aggredito e sbranato a morte la povera Simona Cavallaro, 20 anni, in un’area pic nic di Satriano, nel Catanzarese. La svolta del caso – che ha riempito d’orrore e sgomento tutt’Italia – arriva nel primo pomeriggio, quando i carabinieri della compagnia di Soverato hanno individuato il presunto pastore che aveva messo 10-15 maremmani a guardia del suo gregge di capre.
Al momento sono stati identificati due cani del branco, ancora sporchi di sangue, e i veterinari stanno cercando il loro chip identificativo.
I militari sono a caccia anche degli altri cani, tutti pastori maremmani (sarebbero 10-15), per verificare se possiedano il chip che permette di risalire al proprietario. Gli animali sono stati definiti “molto aggressivi”: si sono avventati anche contro i carabinieri e i vigili urbani intervenuti, che si sono visti costretti a sparare in aria per allontanarli.
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