di Jacopo Norfo
La storia di Sergio e Damiano e delle prime nozze tutte al maschile nella storia di Quartu non è una storia qualsiasi. Non si tratta cioè soltanto della prima unione civile nella terza città della Sardegna. Dietro il loro amore celebrato oggi con quel fatidico sì in Municipio c’è infatti un riscatto particolare. Tre anni fa Sergio e Damiano stavano passeggiando tranquillamente insieme a Quartu, quando furono presi di mira dai bulli. Sergio provò a reagire a delle assurde offese e finì massacrato di botte: sì, massacrato di botte da un gruppo, mentre rientrava a casa con il suo compagno Damiano. Per aver osato rispondere ai loro insulti. Per aver detto, adesso, basta. Casteddu Online lo intervistò in questo articolo della nostra Federica Melis: http://preprod.castedduonline.localmente.it/area-vasta/hinterland/11121/sergio-il-ragazzo-gay-picchiato-cosi-mi-sono-ribellato-ai-bulli.html. Parole che colpiscono e feriscono ancora: “La mia colpa è stata quella di difendere Damiano che subisce continui insulti da quando ha 12 anni. Che cosa avrebbero fatto altri nella mia situazione? Io l’ho solo difeso, e mi sono preso pugni e calci perché mi sono permesso di reagire. Mentre per loro devo stare zitto e subire. Mi dispiace molto per il mio compagno, è un ragazzo molto sensibile, lo vedo che soffre e dopo quello che è successo, è terrorizzato, ha paura che possa capitare di nuovo. Ci hanno preso di mira ormai”.
Ecco perchè oggi l’unione civile, il matrimonio vero tra Sergio e Damiano, diventa una notizia nazionale. Quella del trionfo contro lo stupido bullismo, di come l’amore nella vita possa vincere sempre, anche e soprattutto a dispetto della violenza. I due ragazzi si erano poi uniti in un rito civile al Poetto l’8 luglio del 2014, nella chiesa evangelica. Quando ancora la legge Cirinnà non esisteva. Ma oggi è stata tutta un’altra cosa: potere gridare al mondo “ti amo”, senza più la paura. Per cancellare quell’incubo con la forza di due sorrisi che si incrociano per sempre.












