L’ipotesi del Corriere della Sera sull’estate in Sardegna: spiagge libere a numero chiuso, con controlli serrati delle forze dell’ordine, ma niente orribili “prigioni” in plexiglass. Negli arenili più belli dell’Isola si potrà entrare solo “su prenotazione”, non superando il massimo di persone stabilito dalle regole del distanziamento tra gli ombrelloni. Ed è facile intuire che tra parcheggi e stabilimenti, sarà un mare sempre più caro nell’Isola. Oggi infatti il Corriere della Sera ha pubblicato un bel servizio nel quale anticipa le misure possibili nell’estate nelle varie Regioni.
La Sardegna a causa del suo ecosistema avrebbe difficoltà a prevedere dei veri e proprio “percorsi sanificati” per entrare nelle spiagge, e poi quanto costerebbero visto il numero elevatissimo di spiagge e calette della nostra Isola? A Tuerredda il Comune di Teulada aveva anticipato già un anno fa che sarebbe scattato il numero chiuso per i bagnanti, visto il vero e proprio assalto.
E anche se quest’anno i turisti- specie quelli stranieri- non si sa se e in quanti arriveranno, è comunque probabile che le spiagge più belle, anche a Chia o a Villasimius o allo stesso Poetto, siano esattamente come i parchi: a ingressi contingentati. Non resta che aspettare le prossime ordinanze di Solinas, visto che il bel tempo sta arrivando, il lockdown sta per finire e in tanti sognano di andare al mare. Ma in sicurezza e con regole certe.










