Un soccorso che poteva finire in tragedia, ma così non è stato grazie ad una buona dose di fortuna e alla prontezza di riflessi dei soccorritori della Croce Blu di Sassari. La loro ambulanza si è ribaltata dopo essere stata colpita da un’automobile, due giorni fa. A bordo c’era una donna, insieme all’equipe di medici e volontari. Oggi stanno tutti bene, e raccontano quei terribili momenti.
“È stato l’amaro epilogo di un intervento eseguito da una nostra ambulanza impegnata nel servizio 118. Mentre procedeva verso il pronto soccorso col paziente a bordo, sirena e lampeggianti in funzione, all’altezza dell’incrocio fra viale Italia e via Amendola è stata speronata nel lato posteriore destro da un’auto proveniente dalla parte bassa di via Amendola. L’ambulanza a fatto qualche metro sulle ruote di sinistra e poi si è rovesciata sul lato guida strisciando sull’asfalto per oltre 20 metri prima di andare a sbattere contro i paletti che delimitano la pista ciclabile. Nel vano sanitario caos totale fra attrezzature divelte dai loro alloggiamenti e Volontari che venivano sballottati qua e là.
Ad avere la peggio proprio l’equipaggio, composto da autista e tre soccorritori. Tutti sono stati accompagnati al Pronto Soccorso dai colleghi di altre Associazioni inviate dalla centrale operativa del 118. Contusioni, ferite, tanto spavento e una notte in osservazione ma pare, per fortuna, niente di grave. Non dimentichiamo certo la paziente, anzi! Vogliamo sottolineare che un po’ per fortuna e molto grazie alle dotazioni dell’ambulanza non ha praticamente riportato manco un graffio ma solo un grande spavento. Le cinghie di sicurezza della barella l’hanno tenuta saldamente ancorata e la stessa barella è rimasta fissata perfettamente al pianale evitando quindi che potesse essere sbalzata. Discorso a parte merita il mezzo, ormai praticamente inservibile a causa dei danni riportati. Naturalmente perizie e controperizie andranno come sempre per le lunghe prima di arrivare ad accertare i fatti, come se ci possa essere molto da accertare quando viene speronata una ambulanza che si dirige con le sirene in pronto soccorso. Come sempre l’importante è che i volontari siano solo acciaccati. Ci rimboccheremo le maniche per sostituire immediatamente il mezzo e continuare a soccorrere il prossimo. Possibilmente senza dover essere soccorsi”.