Nonostante le piogge non siano più forti e abbondanti come le settimane scorse, i campi sono ancora quasi del tutto allagati. Queste immagini si riferiscono alla situazione attuale in cui versano buona parte le carciofaie di Samassi. Esattamente un anno fa, le aziende agricole avevano già una lavorazione a pieno regime. Le cooperative che gestiscono il conferimento, la selezione, la lavorazione e la spedizione del prodotto non avevano un attimo di tregua. Oggi sono desolatamente vuote. Gli operai sono a casa e gli imprenditori agricoli non possono fare altro che impegnarsi affinché si possa trovare un modo per evitare che la situazione peggiori ulteriormente.
A questo fine è nato un comitato spontaneo degli agricoltori che, in poche settimane, ha raggiunto diverse centinaia di adesioni, che si sta fortemente muovendo per far emergere la drammatica situazione delle campagne in modo tale che la loro voce arrivi alle istituzioni regionali.
“Qualcosa inizia già a muoversi – spiega Gigi Collu, imprenditore agricolo di Samassi, uno dei promotori di questa iniziativa – dovrebbe essere imminente lo sbocco dei fondi destinati alle domande presentate per il risarcimento dei danni subiti nel 2017 causati dalla siccità e dalle grandinate avvenute a gennaio”. Drammatiche anche le parole espresse da Manuela Pintus, sindaco di Arborea che osserva: “danni alle imprese agricole per circa un milione e 800 mila euro e ai compendi ittici per 520 mila euro. Dichiarati due stati di calamità naturale in un mese.
Compiliamo schede di quantificazione dei danni e viviamo nell’angoscia che alle prossime piogge ci si possa ritrovare nella stessa situazione.
Fare visita a tutti i territori colpiti e ragionare anche con gli amministratori locali di possibili interventi a sostegno e di mitigazione del rischio.
Anche questo si chiede alla politica. Più che accusare ci si chiede qual è il motivo per il quale non si dedica ai nostri territori neppure un’ora di tempo?”.












