Il racconto di Nicola Frau, passeggero invalido lasciato a terra nell’aeroporto di Roma Fiumicino dopo aver acquistato due biglietti in continuità territoriale. La vicenda risale al 15 Dicembre scorso, il signor Nicola acquista due biglietti per la tratta Cagliari-Roma, Roma-Cagliari; essendo residente in Sardegna dal novembre 2023, è prevista l’assistenza a causa dei suoi problemi di salute, tra cui difficoltà di deambulazione. I problemi si presentano al momento del check-in durante il controllo dei documenti, l’uomo spiega: “Nella carta di identità, rilasciata dal comune di Villacidro, benché ancora valida, è ancora presente l’indirizzo di residenza in Germania. Nonostante mi fossi accinto per tempo in aeroporto, mi informano dell’insorgenza di problemi riguardo il rilascio della carta di imbarco, in quanto nella carta di identità non c’è l’attuale indirizzo che dimostri la residenza in Sardegna”. “Ho chiesto al personale preposto come avrei potuto fare per ovviare al problema e partire comunque con quel volo, poiché cagionevole di salute non potevo permettermi ulteriori attese”. Una responsabile spiega che l’unica soluzione poteva consistere nell’accedere attraverso lo SPID nel fascicolo sanitario, così da poter accertare la corretta residenza e da li il diritto di poter usufruire della continuità territoriale. Nicola, accompagnato dalla madre con la quale avrebbe dovuto viaggiare, tentano così l’accesso al fascicolo sanitario, che una volta mostrato agli operatori, si rivela un tentativo fallimentare. “Interpellano nuovamente la responsabile di turno che pare non prendere come buona l’apertura del fascicolo sanitario, chiedendo “lumi” ad un’altra responsabile, passando il mio cellulare di mano in mano a tutto il personale presente”. Nicola tiene a precisare che il fascicolo sanitario contiene informazioni riservate personali, tra tutti i dati sensibili la cui privacy viene garantita dalle norme comunitarie. Dopo l’interminabile trafila, all’uomo viene fatta scaricare l’app Io, “La responsabile sempre con il mio telefono in mano prova ad accedere al sito del mio comune, per poi scoprire che questo non offre i servizi digitali del servizio anagrafe”, “Quando capisco che occorre comprare un nuovo biglietto di rientro, senza continuità territoriale, faccio presente che nelle prescrizioni mediche vi era l’indirizzo di residenza del comune in cui abito, mi è stato detto che non potevano prenderlo per buono, nonostante per di più avessi mostrato delle prescrizioni cartacee in cui questo risultava ulteriormente riportato”. “A tal punto, considerata l’ora mi viene detto che devo prendere un’altro biglietto e un’altro volo”, “Stanchissimo compro un’altro biglietto senza continuità territoriale, chiedendo di poter mantenere stesso volo e stesso posto”, “Dalla biglietteria mi informano che questo non è possibile”. La triste vicenda del signor Nicola si conclude con il pagamento di un nuovo biglietto per un’importo pari a 300 euro, la partenza viene rinviata al volo successivo, con sua madre che viaggia seduta affianco al posto vuoto che sarebbe dovuto spettare a lui. Nicola e la sua famiglia, tramite una lettera alla compagnia Aeroitalia, chiedono un rimborso, seppur simbolico per i danni subiti.










