Percepivano il reddito di cittadinanza senza averne diritto: 52 furbetti nei guai in Sardegna

Scoperti dalla guardia di finanza, dovranno restituire quanto percepito indebitamente: il totale ammonta a oltre 169 mila euro


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I Finanzieri della 2^ Compagnia di Cagliari, nell’ambito delle attività finalizzate al monitoraggio e al controllo della spesa pubblica, hanno sottoposto a verifica le condizioni legittimanti la fruizione del “Reddito di Cittadinanza” in capo ai soggetti beneficiari. Tale misura di welfare, come noto, spetta in presenza di concomitanti circostanze, autocertificate dal richiedente e volte a dimostrare non solo la propria condizione di difficoltà economico-reddituale, ma anche quella dei componenti il nucleo familiare di appartenenza.

Nell’ambito delle attività di polizia economico finanziaria svolte sul territorio, sono stati così individuati 731 soggetti, sull’intero territorio regionale, titolari di partiva IVA esercenti l’attività di commercio ambulante al dettaglio, risultati percettori del Reddito di Cittadinanza.

Il successivo confronto delle singole domande presentate con i relativi dati reddituali dei richiedenti, ha fatto emergere che 51 soggetti hanno presentato una Dichiarazione Sostitutiva Unica omettendo di indicare l’effettivo reddito percepito negli anni 2017 e 2018, evidenziando di una situazione reddituale personale o di un membro del proprio nucleo familiare non veritiera e notevolmente inferiore a quella reale.

Un ulteriore soggetto è risultato invece indebitamente percettore in quanto nella richiesta per l’ottenimento della misura assistenziale aveva omesso di indicare che nel proprio nucleo familiare un componente era già beneficiario.

Tali escamotage hanno consentito ai 52 percettori di beneficiare indebitamente del pubblico sussidio, in quanto sono risultati privi dei requisiti prescritti dalla normativa vigente: 23  nella provincia di Cagliari, 10 nella provincia di Sassari, 10 nella provincia di Oristano e 9 nella provinciale di Nuoro.

 

Tutti  sono stati segnalati all’INPS per il recupero del beneficio e denunciati all’Autorità Giudiziaria.

 

L’importo complessivo dell’indebita percezione scoperta dalla Guardia di Finanza ammonta a 169.075 euro.


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