Terribile episodio di violenza a Catania. Una ragazzina di 13 anni è stata violentata da 7 egiziani (di cui 3 minorenni) martedì scorso nei bagni pubblici della Villa Bellini. La ragazza ora ha identificato i due minorenni autori dello stupro. Il riconoscimento è avvenuto durante un confronto all’americana con i sette componenti del branco. La vittima, non avendo visto in volto gli altri 5, non se l’è sentita di confermare la loro colpevolezza. Il tutto sarebbe accaduto mentre la ragazzina passeggiava tranquilla con il suo fidanzato, un ragazzo di 17 anni, che è stato immobilizzato prima di aggredire la giovane. Due l’hanno violentata, gli altri guardavano e tenevano bloccato il 17enne. I due ragazzi hanno denunciato violenza, aiutando entrambi molto nell’identificazione dei colpevoli. La giovane, ha raccontato, ha provato a difendersi: “Vi imploro, vi supplico, non mi fate del male, lasciatemi andare…”, ha detto ai suoi aggressori, che non hanno avuto pietà e hanno portato a termine l’atroce aggressione. Intanto, i Carabinieri hanno eseguito i fermi su disposizione della procura distrettuale e di quella dei minori.
Sulla vicenda è intervenuto anche Don Patricello, parroco di Caivano, dove era accaduto un altro episodio simile: “Quello che è avvenuto a Caivano, e ora a Catania, è la punta di un iceberg.” – ha detto il parroco. “Ci sono al Sud, ma anche al Nord, tante aree in cui sono ammassate povertà sociali che alimentano le povertà educative alla base di queste violenze. Noi facciamo finta di non vedere, di credere che sia un’emergenza limitata solo a pochi e sporadici quartieri. Così ci mettiamo la coscienza a posto”.












