Otto milioni di euro per portare le fogne nel litorale e mandare in pensione i vecchi depuratori in riva al mare: anche il Consiglio di Stato dà ragione ad Abbanoa sull’aggiudicazione del maxi appalto che consentirà il risanamento della fascia costiera tra Capitana e Terra Mala. La gara risale a un anno e mezzo fa, ma i contenziosi sulla sua aggiudicazione non hanno consentito l’avvio dei lavori. Un’impresa esclusa aveva presentato prima un ricorso al Tar, ma i giudici amministrativi regionali aveva stabilito la regolarità delle procedure.
La sentenza
La stessa impresa si era allora rivolta al Consiglio di Stato: i giudici della Quinta sezione di Palazzo Spada hanno ulteriormente ribadito la legittimità della gara e condannato la ricorrente a pagare anche diecimila euro di spese legali in favore di Abbanoa e della società che si è aggiudicata i lavori: l’impresa cagliaritana Pellegrini. Ora quest’ultima potrà presentare il progetto esecutivo e definitivo e avviare i lavori. L’appalto è uno dei quattordici interventi Cipe per complessivi 50 milioni di euro destinati al sistema fognario e depurativo della nostra Isola. Le risorse sono state tutte impegnate tanto che la Sardegna risulta la più virtuosa tra le regioni del Mezzogiorno nella spesa di questi fondi Cipe.
Vecchi depuratori in pensione
Con l’intervento appena sbloccato dalla sentenza del Consiglio di Stato si potrà dire addio ai vecchi depuratori. Al nuovo collettore fognario, infatti, saranno agganciati e quindi mandati in pensione diversi vecchi impianti: vere bombe ecologiche costruite decenni fa spesso in riva al mare e ormai non in grado di sopportare il carico di una popolazione crescita a dismisura. Gli impianti interessati sono quelli di Marina Residence, Stella di Mare, Costa degli Angeli, Is Meris, Riviera Capitana, Baia Azzurra, Salmagi, Marina delle Nereidi, ma anche Su Meriagu e Su Stangioni. Questi ultimi due saranno collegati all’altro tratto di condotta fognaria che era stato appaltato due anni fa: si tratta del collettore tra Foxi e Capitana. Era sempre un appalto integrato: si sta completando la progettazione esecutiva e presto potrebbero iniziare i lavori.
L’intero sistema a regime
Non solo: a questo tratto di condotta sarà unito il nuovo collettore che serve tutta la zona di via dell’Autonomia regionale sarda. L’intero sistema sarà poi collegato all’attuale condotta di Margine Rosso. Dopo quarant’anni d’attesa tutto il litorale avrà finalmente le fogne. Per rendere pienamente operativo l’intero sistema di raccolta dei reflui del litorale, però, sarà necessario attendere il completamento da parte del Comune del collaudo dell’impianto di sollevamento a ridosso del depuratore consortile di Is Arenas, all’interno del parco di Molentargius. E’ qui che saranno mandati i reflui da trattare provenienti dalla fascia costiera. Provvisoriamente ora si sta utilizzando un’altra condotta che arriva dalla zona di Pitz’e Serra.
L’attivazione del sollevamento consentirà anche l’entrata in funzione della condotta fognaria realizzata anni fa dal Comune lungo via S’Oru e Mari: un’altra opera alla quale sono legati i destini di ulteriori piccoli depuratori in riva al mare.










