Sono messi ormai alle strette dal Comune. Niente mastello nuovo col microchip? Rifiuti non ritirati e multa dietro l’angolo. Chi, a Quartu, non ha i bidoncini tech non ha pagato, in parallelo, la Tari. E con gran parte della città ormai ripulita dai mastelli antichi da parte degli addetti della De Vizia, la nuova follia messa in piedi dagli evasori della tassa sulla spazzatura è anche molto pericolosa. A denunciare ciò che sta capitando, soprattutto nelle zone periferiche e poco controllate, è il presidente del comitato del Margine Rosso, Emanuele Contu: “Da quando sono iniziate le restrizioni i rifiuti nelle campagne son raddoppiati come son raddoppiati i focolai nei giardini di chi per smaltire brucia i rifiuti causando un ulteriore danno alla natura e rendendo spesso l’aria irrespirabile”. Contu, da qualche settimana, ha iniziato delle ronde nelle collinette dietro Pitz’e Serra insieme ad altri residenti, per scovare eventuali incivili. In giro non ha trovato anima viva, ma immondezza e mastelli abbandonati, purtroppo, sì. “Qualche sacchetto nuovo e, nemmeno troppo a sorpresa, gli ex mastelli”.
Tra roghi tossici e rifiuti in abbondanza, insomma, la situazione è tutt’altro che allegra: “Le restrizioni che ha imposto il Comune hanno messo alle strette gli irregolari che, a questo punto, non potendo più utilizzare i vecchi mastelli, pensano bene di buttarli nelle campagne”. L’amministrazione comunale, nei mesi scorsi, ha annunciato l’entrata in funzione di nuove fototrappole, anche mobili, per cercare di contrastare il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti. Adesso, al classico problema del sacchetto selvaggio, sembrano essersi aggiunti quelli, altrettanto selvaggi, dei mastelli e degli incendi di spazzatura.











