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Tenendo conto degli incidenti accaduti negli ultimi due anni nelle strade cittadine, il Comandante della Polizia Locale Marco Virdis ricorda quali siano le regole del Codice della Strada, con particolare riferimento agli attraversamenti dei pedoni, nelle strisce pedonali e fuori dalle stesse.
Lo scorso anno lungo le strade quartesi sono stati investiti 20 pedoni, di cui 15 sulle strisce pedonali. Tra questi uno con esito mortale. Quest’anno si sono già verificati 7 incidenti con investimenti di pedoni, di cui 2 con esito mortale. Le strade con il più alto livello di incidentalità sono via Marconi, via Cagliari, via Fiume, viale Colombo e via Leonardo da Vinci, ma nessuna strada può ritenersi realmente sicura.
Questi sono alcuni dati che emergono dalla statistica degli incidenti stradali rilevati dal Corpo di Polizia Locale di Quartu Sant’Elena. È un segnale che troppi automobilisti non conoscono le regole del codice della strada o guidano con poca prudenza.
“Dopo aver assistito ieri, con sempre maggior dispiacere all’ultima tragedia, in cui un’anziana donna ha perso la vita mentre attraversava sulle strisce pedonali, è d’obbligo richiamare ancora una volta l’attenzione degli automobilisti sulle regole del Codice della Strada a proposito dell’attraversamento pedonale” spiega il Comandante della Polizia Locale Marco Virdis.
“I pedoni sulle strisce infatti hanno sempre la precedenza: non fermarsi quando qualcuno intende attraversare è un comportamento impertinente ma soprattutto irregolare – prosegue il Comandante -. Troppo spesso si vedono persone in eterna attesa che la strada si liberi per poter passare, invece di poter contare sul rispetto delle regole e sul senso civico degli automobilisti. Il pedone che vuole attraversare sulle strisce ha la precedenza e i veicoli devono fermarsi. In caso di incidente, il pedone che si trova sulle strisce ha sempre ragione”.
Per chi non si ferma è prevista una sanzione di € 167,00 e la decurtazione di 8 punti della patente. Quindi, ai sensi dell’art. 191 CdS bisogna ricordare che il conducente del veicolo deve:
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dare la precedenza ai pedoni che attraversano sulle strisce o che sono in procinto di farlo, fermandosi o rallentando;
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nei punti in cui non ci sono attraversamenti pedonali consentire comunque ai pedoni che hanno già impegnato la strada di ultimare l’attraversamento in sicurezza;
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dare sempre la precedenza, fermandosi e prevenendo situazioni di pericolo, quando ad attraversare la strada è una persona disabile, cieca o comunque con ridotta capacità motoria, riconoscibile come tale.
Diverso il caso di incidente con interessamento di un pedone che attraversa fuori dalle strisce pedonali. L’articolo 190 del Codice della Strada sanziona il comportamento del pedone che attraversa senza utilizzare le strisce pedonali pur essendo queste presenti a meno di cento metri. Questo articolo stabilisce una condotta e una sanzione per la violazione, ma la responsabilità per incidente e lesioni è altra cosa e va valutata in maniera più ampia, considerando lo stato dei luoghi (strada urbana o extraurbana, visibilità, traffico, ecc.) e la condotta delle parti coinvolte.
Se è vero che, in alcuni casi, l’attraversamento al di fuori delle strisce pedonali presenti ha condotto la giurisprudenza ad attribuire una piccola parte di colpa anche al pedone investito, è anche vero che il conducente del mezzo ha sempre la responsabilità di comportarsi in maniera prudente e di prevenire, per quanto possibile, anche le condotte non consuete dei pedoni. Ad esempio moderando la velocità, fermandosi o rallentando in presenza di pedoni sulla carreggiata e prestando la massima attenzione.
“In sostanza – conclude Virdis -, la regola prudenziale e cautelare fondamentale che deve presiedere al comportamento del conducente è sintetizzata nel cosiddetto ‘obbligo di attenzione’ che questi deve tenere al fine di ‘”avvistare’ il pedone sì da potere porre in essere efficacemente gli opportuni accorgimenti atti a prevenire il rischio di un investimento.