La sconfitta non è ancora definitiva, ma la battaglia contro gli incivili nel litorale di Quartu vede il Comune in difficoltà. L’estate è finita, i turisti sono scomparsi quasi totalmente dalla zona di Flumini e i “caddozzi” hanno trovato, nuovamente, terreno libero. Meglio, terreni liberi, da riempire di rifiuti. Certo, i controlli della polizia Locale sono aumentati e qualche telecamera è entrata in funzione, ma sinora sembra non essere sufficiente. Partendo da via Fiume, dove Emanuele Contu, presidente del comitato dei residenti del Margine Rosso, è più sconsolato del solito: “Uno schifo inenarrabile. Tutti siamo responsabili. Abbiamo raccolto guantini di plastica, gratta e vinci, fazzolettini, bustine di patatine, bustine di caramelle, un gatto morto o quel che ne resta, in una cassetta, mascherine, bottiglie di plastica, bottiglie di vetro, scontrini e pezzi d’auto”. La sua faccia dice tutto. Armato di raccoglitore, esprime tutto il suo sdegno: “Mi sfugge sicuramente qualcosa, ma il risultato non cambia”.
E nel cuore del litorale, da subito dopo Bellavista sino a Capitana, la musica non cambia: “Adesso basta. Ci vogliono le telecamere. Da via San Martino al golf club”, denuncia Mayla Morini nel gruppo pubblico Facebook del movimento cittadini di Flumini e Quartu Sant’Elena. “Telecamere che riprendano di notte, quando gli incivili vanno a scaricare i loro rifiuti”.










