Non solo il nuovo mercato in via dell’Autonomia regionale a Flumini, i ricciai al Poetto e il mercatino settimanale spostato da via della Musica a Is Arenas (QUI la notizia). Con il nuovo piano generale del commercio il Comune di Quartu getta le basi anche per garantire spazio ai camion bar e alle bancarelle di trovare spazio in città: sosta massima consentita di due ore per gli ambulanti, che saranno classificati come itineranti. Potranno posizionarsi in quasi tutta la città, tra le aree off limits la prima ad essere cerchiata in rosso è quella del lungomare del Poetto. Sarà poi il Consiglio comunale a votare la proposta e integrarla. E c’è di più: ok al commercio su area pubblica anche nei parchi, con degustazioni e vendite al dettaglio a chi vorrà trascorrere un po’ di tempo all’aria aperta, e una nuova organizzazione degli spazi degli ambulanti per le principali sagre e feste: da Sciampitta nella seconda decade del mese di luglio, passando per San Giovanni a fine luglio nella zona della chiesa di Sant’Andrea, arrivando a Santa Maria degli Angeli ad aogsto a Flumini, Santa Maria di Cepola nei primi quindici giorni di settembre nell’omonima piazza e Sant’Elena, patrona di Quartu Sant’Elena, che si festeggia il 14 settembre e i cui festeggiamenti sono organizzati nel medesimo periodo in piazza Sant’Elena e lungo le vie Marconi, D’Annunzio e in parte nel piazzale antistante il palazzo civico.
Conferme anche per il futuro mercato civico. È ancora in piazza Dessì, con sempre meno boxisti operativi. Il rilancio passerà, quasi sicuramente, per viale Colombo, con una nuova area riqualificata e rinnovata al posto della scuola Vespucci. Come si legge nei documenti allegati alla delibera approvata oggi dalla Giunta Milia, “la nuova regolamentazione, oltre alla vendita di prodotti alimentari, potrà prevedere l’ampliamento della sua destinazione attraverso la vendita di ulteriori prodotti, la preparazione di cibi, la somministrazione di alimenti e bevande nonché allestimenti di esposizioni o mostre, al fine di coniugare la tradizionale funzione economica con una funzione socio-culturale e attribuendo al mercato una connotazione di luogo di coesione e aggregazione cittadina”. Insomma, largo a pranzi, aperitivi e cene quasi sicuramente sulla già battezzata “via del Mare”.











