La protesta dei commercianti, giù le serrande oggi e domani: da Serramanna a Monastir l’esercito di chi si oppone al rincaro del gasolio e dell’energia elettrica. Bar, tabacchini, alimentari, agenzie, pizzerie, rivendite: sono centinaia i negozi che da oggi, e per due giorni, anziché accogliere i clienti dietro banconi e scrivanie scenderanno in strada per urlare la propria rabbia contro il rincaro dei prezzi. Una manifestazione partita da alcuni esercenti serramannesi e che, in poco tempo, ha raccolto l’adesione di tante partite Iva schiacciate da una crisi senza precedenti.
“Ringrazio di cuore tutte le persone che si stanno unendo a questa protesta per, alcuni inutile ma per altri no – si legge nella pagina Facebook di uno dei promotori – unione, solidarietà fanno parte di tutti i partecipanti”. Serramanna, Villasor, Samassi, Monastir sono alcuni dei comuni più attivi che in questi giorni sciopereranno e promettono “battaglia”: al loro fianco gli amministratori che hanno pubblicamente espresso massima solidarietà. “Il mio augurio è quello di vedere una comunità più solidale e più coesa – ha comunicato il sindaco di Serramanna Gabriele Littera – a volte in momenti difficili ci si ritrova a collaborare con più efficacia”.
“L’ amministrazione è solidale e vicina a tutte le attività produttive come ha dimostrato piu’ volte” ha espresso il primo cittadino di Villasor Massimo Pinna.
Per oggi è attesa una rappresentanza dei vertici regionali a Serramanna e i sindaci di Samassi, Serramanna, Villasor, Nuraminis.
Martedi, invece si svolgerà un corteo che, dal Medio Campidano si dirigerà a Cagliari.











