Salta il tetto per le consulenze esterne: la presidnte 5 stelle Alessandra Todde ha dato il via libera a imbarcare in Regione altri consulenti esterni per un ttale di 3 milioni di euro di soldi pubblici. Tre milioni di euro che si aggiungono a quelli già stanziati a inizio legislatura per un numero imprecisato di consulenti, la maggior parte dei quali premiato per il contributo alla campagna elettorale. Dunque, le consulenze: se prima il limite era fissato a circa 500mila euro, ora la Giunta regionale a trazione 5 Stelle ha deciso di raddoppiare la spesa. Con una delibera approvata il 18 giugno, l’esecutivo guidato da Alessandra Todde ha stanziato poco meno di 3 milioni di euro per incarichi di consulenza nel triennio 2025-2027. Una mossa che non passa certo inosservata, soprattutto in tempi in cui, da più parti, si chiede sobrietà nella gestione delle risorse pubbliche. Ma si sa, è sempre più facile chiedere qualcosa piuttosto che metterla in pratica.
A suscitare particolare irritazione sono i 280mila euro da destinare a consulenti che riscrivano la legge elettorale e la legge statutaria: cose di cui, certo se ne fosse in grado, si dovrebbe occupare il consiglio regionale già lautamente pagato.
Le cifre parlano chiaro: nel 2025 si prevede di spendere oltre 870mila euro, cifra che salirà a quasi un milione per ciascuno degli anni successivi. Un salto rispetto ai vincoli precedenti, fissati dalla legge regionale del 2018, che aveva imposto un tetto massimo ben più contenuto. Ma le richieste arrivate dagli assessorati, come si legge nella delibera, hanno superato di gran lunga quel limite. E così, con una rimodulazione, l’asticella della spesa è stata portata verso l’alto.
Tra le voci più corpose spiccano proprio quella della Presidenza della Regione, con stanziamenti che solo per il 2025 ammontano a 200mila euro e continuano a crescere negli anni successivi. Non mancano poi i fondi per la Sanità, i Trasporti, i Beni culturali e perfino per l’Innovazione IT. Ma è un altro dettaglio ad accendere ulteriormente la polemica: ben 280mila euro saranno destinati a consulenze specifiche per la scrittura della nuova legge elettorale e della legge statutaria. Un investimento che fa storcere il naso non solo al centrodestra, pronto a dare battaglia in aula, ma anche a diversi ex alleati della stessa Todde.
Dalle fila della minoranza si alzano accuse di spreco e scelte politiche poco trasparenti. In molti si chiedono come sia possibile che, in una Regione che lamenta carenza di fondi per servizi essenziali e investimenti sul territorio, si trovino così facilmente risorse per incarichi esterni. Anche tra i banchi della maggioranza qualcuno inizia a mostrare segni di nervosismo: c’è chi parla di un eccesso di ricorso a consulenze esterne, chi invoca un maggiore coinvolgimento delle strutture interne della Regione.










